Videosorveglianza nel Nisseno. Coinvolge direttamente nove comuni della nostra provincia: Caltanissetta, Milena, Mazzarino, Sommatino, Serradifalco, Resuttano, Riesi, Villalba e Vallelunga. Nelle scorse ore, infatti, si è riunito, nel capoluogo, il Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, presieduto dalla prefetta Chiara Armenia.
Al vertice erano presenti anche – oltre ai sindaci dei comuni interessati – le forze dell’ordine e della Zona Telecomunicazioni. Nel corso dell’incontro sono stati analizzati minuziosamente i progetti di videosorveglianza presentati nell’ambito delle iniziative definite con decreto del Ministro dell’Interno, di concerto con il Ministro dell’Economie e delle Finanze, del 27 maggio 2020.
La prefetta “ha richiamato l’importanza dell’iniziativa che mira a dare impulso alla realizzazione di strategie congiunte tra i diversi livelli di governo per il contrasto dei fenomeni criminali e la promozione del rispetto del decoro urbano tramite l’installazione di impianti di videosorveglianza quali strumenti privilegiati per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria”, chiarisce una nota stampa.
La riunione di ieri, ha sottolineato ancora la prefetta, “conclude l’iter per la presentazione delle istanze e nel corso del quale si è proceduto anche alla stipula nella giornata di martedì (21 febbraio, ndr) con i Comuni di Villalba, Mazzarino e Vallelunga Pratameno, dei Patti per la sicurezza urbana propedeutici per l’accesso alla procedura selettiva”.
Videosorveglianza nel Nisseno. Come anticipato, sono ben nove sono i Comuni della provincia di Caltanissetta che hanno presentato le istanze per l’ammissione ai finanziamenti “corredate dai progetti che prevedono l’installazione nei rispettivi territori di un impianto di videosorveglianza o, in alcuni casi, che ampliano quelli già esistenti”.
Durante la riunione, sono state illustrate le progettualità ai componenti del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica esteso per la circostanza alla presenza del dirigente della Zona Telecomunicazioni della Polizia di Stato di Palermo che “ha formulato un parere tecnico sulle stesse”.
“Le istanze – prosegue il comunicato stampa – saranno successivamente trasmesse dalla Prefettura, accompagnate dalla relazione prefettizia, al Ministero dell’Interno per essere esaminate da apposita Commissione che formerà una graduatoria”.
I progetti redatti dai Comuni hanno incontrato il parere favorevole del Comitato, i cui componenti “hanno rimarcato come l’installazione di sistemi di videosorveglianza che assicurino una remotizzazione con le sale operative delle Forze di Polizia, oltre a svolgere un’essenziale ruolo deterrente, rappresentino anche un efficace strumento di supporto per l’attività di polizia giudiziaria, favorendo l’interscambio informativo tra le Forze di Polizia locale e quelle statali”.
Al termine dell’incontro, la prefetta ha espresso soddisfazione per l’impegno profuso dai Comuni nell’elaborazione dei progetti. Ha evidenziato che “la presenza un efficiente sistema di sorveglianza a presidio del controllo dei centri urbani, soprattutto di quelli che attualmente ne sono sprovvisti, contribuisce a realizzare un sensibile rafforzamento della generale azione a carattere preventivo e di repressione dei reati”.
MICHELE BRUCCHERI
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