Giusy Bifarella
Giusy Bifarella

Appuntamento culturale a Sommatino, presso Palazzo Trabia, giovedì 25 agosto alle ore 19.30, per la presentazione del romanzo di Giusy Bifarella dal titolo “Sotto il capotto”.

L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Sommatino e vedrà, dopo i saluti istituzionali dei rappresentati dell’Amministrazione comunale, gli interventi dell’avvocato Salvatore Sciascia, del dottor Crispino Sanfilippo e della stessa autrice. Moderatore della serata il dottor Filippo Falcone.

Giusy Bifarella dichiara al microfono de La Voce del Nisseno (versione online): “Il libro è una dettagliata ed evocativa descrizione degli stati d’animo che un essere umano percorre sin dalla nascita. Una riflessione, dunque, sul suo percorso. Il protagonista è senza una forma ben definita e senza un nome; unico elemento distintivo è infatti il cappotto sotto il quale ogni giorno si nasconde, da qui il titolo”.

E prosegue: “Si può dire che il romanzo sia un flusso di pensiero incostante, poiché il protagonista ad ogni evento proposto dal destino, cambia anche i suoi perché, le sue risposte e, soprattutto, i suoi sogni”.

Ed infine: “È un passo indeciso tra l’incedere e il retrocedere, in una immobilità perpetua, che lo induce a riflettere su molti eventi della vita, in visuali totalmente differenti”.

Giusy Bifarella
La locandina dell’evento

Sottolinea Filippo Falcone, promotore dell’iniziativa: “Leggendo queste pagine si ha come l’impressione di trovarsi di fronte a delle atmosfere oniriche, con personaggi che affascinano il lettore, stimolandone l’immaginazione. Il testo di Giusy Bifarella è davvero originale, con scelte lessicali per nulla banali e, al tempo stesso, di naturale spontaneità. Ad un certo punto si ha come la sensazione di essere spinti in improvvisi mulinelli di giochi fonetici”.

E conclude: “Un libro in cui le cose non sono mai chiamate con il loro nome; forse perché altrimenti le parole finirebbero per assomigliare alle cose stesse, e questo l’autrice non lo vuole. Siamo di fronte a pagine dai continui riflessi e rimandi, di una scrittrice davvero dalla fervida fantasia. Ma siamo anche, a tratti, davanti una ‘meditatio’ filosofica, che sottende ad un discorso interiore dell’autrice stessa”.

MICHELE BRUCCHERI

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