È il sindaco dei record, Leonardo Burgio. Riconfermato con oltre il 90 per cento dei suffragi. Dal 1994, l’unico a ricandidarsi a fine mandato. Un consenso plateale e plebiscitario. Guida il Comune di Serradifalco dal 2015. Cinque anni intensi e fecondi. Vado ad incontrarlo nel suo ufficio, per la prima intervista da quando è stato rieletto.
Sposato e padre di una figlia, è un imprenditore. È stato consigliere comunale per due mandati. E altri record, li ha conseguiti con la locale squadra di calcio. Portò il Serradifalco calcio dalla prima categoria all’Eccellenza. E vinse anche, da presidente, la Coppa Italia della Lega nazionale dilettanti.
Leader della lista civica “Noi ci Siamo – Insieme si Vince! Leonardo Burgio Sindaco” in questa lunga conversazione tocchiamo diversi temi. Al termine, ironicamente, ci consegna una battuta, parafrasando il padre. E poco prima, commuovendosi, ricorda padre Filippo Bonasera definendolo, giustamente, «un santo». Sul lago Soprano, scolpisce solennemente: “Questo quinquennio resterà nella storia per quello che sarà l’inizio di un’attività turistica basata sulla nostra riserva naturale orientata”.
Nei giorni scorsi, lei ha conseguito il 90 per cento del consenso elettorale comunale. È stato rieletto sindaco di Serradifalco. È certamente una grande responsabilità. Qual è il suo punto di vista in merito a questo risultato plebiscitario?
Carissimo Michele, intanto grazie per avermi ospitato. Un risultato emozionante. Superare il 90% di consensi in una piccola comunità, di appena 6000 abitanti, è un passaggio storico e sicuramente di grande responsabilità. Veniamo da cinque anni di Amministrazione. Abbiamo inserito delle regole all’interno del sistema comunitario, che prima erano inesistenti. Penso, una su tutte, alla nettezza urbana. Avveniva con il conferimento, da parte dei cittadini, nei cassonetti senza alcuna regola. Causando disagi enormi, di vario genere. Era difficile pensare che dopo cinque anni, il dato della nettezza urbana e della differenziata raggiungesse dei risultati così evidenti.
Dal 3% al 70% circa, vero?
Dall’1,80% ufficiale al 66% e forse in più nell’anno in corso.
Indubbiamente, questo è merito dei cittadini che hanno avuto senso civico. Ma soprattutto dell’Amministrazione comunale che ha dato le giuste direttive. È così?
Abbiamo infatti voluto unire e fondere il risultato del risparmio con il risultato del servizio. E nelle famiglie di Serradifalco è scattato questo senso civico. Nel 2015 il costo della nettezza urbana era forse il più alto in provincia, con un servizio scadente. Oggi invece abbiamo un servizio impeccabile, porta a porta, con l’azzeramento totale dei cassonetti. Sia in periferia, sia all’interno del centro abitato. Con un costo inferiore almeno del 40%.
Tante famiglie hanno anche un beneficio in bolletta. È vero?
Al risparmio – e ti ringrazio per la domanda – del costo generale e totale del servizio, corrisponde anche un risparmio soggettivo per i nuclei familiari che conferiscono al centro comunale di raccolta.
Il dato storico è questo voto plebiscitario che ha ottenuto. Dal 1994 ad oggi, lei è l’unico ad essere riconfermato sindaco. Anche questo diventa un record. Concorda?
Tengo a precisare che sono anche l’unico che si ricandida. Quando un sindaco uscente decide di ricandidarsi ha la coscienza a posto, prima di tutto con sé stesso. E poi naturalmente ritiene di aver operato bene. Ogni sera vado a letto stanchissimo, ma ho anche la consapevolezza di non essermi sottratto neanche di un secondo a servire il cittadino. Chiunque esso sia. La forza e il coraggio di ricandidarmi mi è stata data dai cittadini. Mi sono accorto del grande affetto da parte dei cittadini. Incondizionato. Ho visto nei loro occhi la sincerità. E l’apprezzamento del lavoro fatto. Sicuramente nel periodo più buio che poteva vivere un’Amministrazione. Siamo stati coraggiosi anche nel voler indicare tutti i debiti reali. Alcuni risalenti addirittura agli anni Ottanta. Abbiamo voluto inserire tutto nei documenti contabili ufficiali che è il bilancio… Siamo stati bravi a non eliminare i servizi, anzi nel migliorarli in alcuni casi e nel tagliare dove andava fatto. Mettendoci i soldi di tasca… Nel senso che rinunciamo ad una parte della nostra indennità. In molte occasioni. Al servizio sempre dei cittadini.
Nel suo comizio di ringraziamento, ha menzionato due nomi: Calogero Pera e padre Filippo Bonasera. Il primo morto per il Coronavirus, l’altro invece rappresenta una profonda ferita per tutti noi. Siamo purtroppo ancora in emergenza sanitaria da Covid-19. Quale messaggio consegna ai cittadini per fronteggiare efficacemente la brutta situazione?
Il rispetto delle regole. Tre regoli semplici: il distanziamento, così come sta avvenendo tra noi, e indossare la mascherina sono la precauzione per antonomasia. E lavarsi le mani. Un nuovo lockdown sarebbe un disastro non solo economicamente, ma anche dal punto di vista psicologico (…).
In cinque anni, ha ottenuto finanziamenti importanti. Oltre 17 milioni di euro. Quali sono i progetti più rilevanti che partiranno?
Entro fine 2021, sicuramente iniziare i lavori delle scuole Giovanni Verga e della materna Falcone. I finanziamenti per entrambe sono di 5 milioni e 400mila euro l’una e un milione e 400 mila euro la seconda. Sono più di 13 miliardi delle vecchie lire. Queste infrastrutture saranno nuove e all’avanguardia. Ho visto i progetti e non hanno nulla da invidiare all’Università di Oslo o di Copenaghen! Parliamo di strutture meravigliose. Assieme a questi progetti, lo stadio comunale (…). Tutto ciò, significa la riqualificazione urbana. Che di fatto, fa storia.
Un altro fiore all’occhiello della sua Amministrazione comunale è che le strade non hanno più le buche. E che alcune strade, dopo tanti decenni, sono state sistemate…
Alcune anche dopo ottant’anni!
C’è pure l’illuminazione pubblica al led che ha comportato un notevole risparmio economico…
L’illuminazione al led è stata fatta a totale carico della società Enel Sole. Subito dopo il nostro primo insediamento, l’abbiamo convocata dicendo che le tariffe non erano adeguate a quelle del mercato libero. Io vengo dal mondo dell’imprenditoria e so che tra le spese primarie di risparmio, all’interno di un’azienda, vi è il consumo dell’energia. Si pagava, come Comune di Serradifalco, almeno cinque volte di più, rispetto al mercato libero. Enel Sole, per non perderci come “cliente”, ha accettato la nostra linea e noi abbiamo preso con una fava due piccioni!
Cioè?
Il risparmio della bollettazione da una parte e la sostituzione dell’impianto di illuminazione pubblica in led dall’altra parte a costo zero. E poi le strade. Abbiamo asfaltato strade per 90.000 metri quadri. Per intenderci, 13-14 stadi uno accanto all’altro. Questo è lo spazio. Abbiamo aggiunto altri seimila metri quadri nel centro storico e prima dell’anno completeremo tutto con altri cinquemila metri quadri in alcune vie.
E poi cosa bolle in pentola, signor sindaco?
A questi, un altro ambizioso progetto. Alla prima occasione di qualche cantiere regionale, destinare questi per rifare le fughe anche delle strade che sono sotto il vincolo della Soprintendenza. Cioè quelle strade che hanno attualmente la pietra lavica. Per avere almeno per un ventennio un po’ di tranquillità.
Una peculiarità del nostro paese è indubbiamente il lago Soprano. È un problema o rappresenta una risorsa?
Il lago Soprano è una risorsa. Anche questo secondo programma elettorale, come per il primo, sarà rispettato punto per punto. Il lago Soprano ha una potenzialità enorme. Sicuramente ci vuole molto impegno per mantenere i risultati conseguiti in questi cinque anni. Nel giro di qualche anno, sul lago, incominceremo a vedere i risultati. Ad oggi, non abbiamo mai avuto la gestione della riserva. Che dipende dalla gestione provinciale. Abbiamo, in questi anni, sette-otto volte, chiesto l’assegnazione dell’area, sia alla Provincia sia alla Regione senza avere mai ricevuto risposta. È una battaglia che porteremo avanti sino alla fine. Questo lago deve diventare realmente attrazione turistica. Oggi 2020 – e sono felice che registriamo questa conversazione che magari risentiremo tra venti anni o trent’anni – affermo che questo quinquennio resterà nella storia per quello che sarà l’inizio di un’attività turistica basata sul lago Soprano.
Il Parco urbano, ad oggi, non è riuscito a decollare. Abbandonato, devastato, vilipeso. Cosa si deve fare per valorizzarlo?
Anche questo è stato inserito nel programma che abbiamo presentato. Dobbiamo attendere obbligatoriamente un finanziamento ad hoc. Appena uscirà qualche bando, parteciperemo sicuramente. Tuttavia, tutto passerà da una video-sorveglianza adeguata. Altrimenti spenderemo soldi inutilmente. Questo è il vero deterrente per i potenziali atti vandalici. La prima azione sarà video-sorvegliare l’intero perimetro e la zona interna. Poi, potremo progettare tutto.
Politicamente e umanamente, in questi ultimi cinque anni c’è stato un momento di difficoltà particolare? Quello che l’ha toccato di più?
Ogni giorno ci sono difficoltà. Dal punto di vista di impegno e di peso, quello di non essere riusciti ad onorare – per diversi mesi – gli stipendi dei dipendenti comunali. Insieme a tutti gli assessori e ai dipendenti abbiamo raggiunto importanti risultati. Abbiamo fatto un lavoro di squadra, così come sono abituato a fare per deformazione professionale come imprenditore e hobbistica (ride e si riferisce alla squadra di calcio di cui è stato presidente, ndr). Il lavoro di squadra quando è sinergico, porta sempre risultati. Era pesante il non poter retribuire le mensilità (…).
E dal punto di vista umano?
Dal punto di vista emotivo, la scomparsa – per me – di un santo: padre Filippo Bonasera. Quello è stato il momento più emozionante e toccante. Ha visto l’intera comunità unirsi (si commuove e riprende a parlare dopo qualche secondo, ndr). L’abbiamo salutato come merita un santo.
Le vorrei fare l’ultima domanda, privata. Non vorrei che si commuovesse nuovamente. Suo padre era impegnato in politica. Cosa direbbe oggi, del figlio Leonardo Burgio riconfermato sindaco?
Userebbe degli aggettivi simpatici e ironici, che non posso dire (ride, ndr). Sarebbe orgogliosissimo. Lui si era creato veramente da solo. Lui sarebbe sicuramente felice. Vuoi sapere cosa avrebbe detto? Utilizzando un termine scurrile e simpatico? Avrebbe detto: talè stu babbu di minchia! (ride, ndr).
Buon lavoro, signor sindaco.
Ti voglio bene, Michele.
MICHELE BRUCCHERI
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