È stato approvato un importante documento da parte del Consiglio comunale di Serradifalco. Recita: “Contro tutte le guerre in qualsiasi parte del mondo”. In seduta online, la massima assise cittadina – presidente Daniele Territo – ha fatto sentire la sua “voce”. A proporre l’ordine del giorno era stata la minoranza consiliare, ma venerdì scorso (tranne il consigliere comunale Alessandro Safonte) era assente.
L’approvazione del documento ufficiale è avvenuta, dunque, con i voti della maggioranza consiliare che sostiene il sindaco Leonardo Burgio e con il solo voto del consigliere di minoranza, Alessandro Safonte. Ovviamente l’esecutivo municipale si riconosce nel provvedimento, approvato in seconda seduta venerdì pomeriggio.
Come anticipato, è stato approvato un importante documento che condanna tutte le guerre. La Voce del Nisseno vi illustra i passaggi salienti. C’è un riferimento, in premessa, all’articolo 11 della Costituzione. “Il Consiglio comunale di Serradifalco in coerenza con i principi costituzionali che sanciscono il ripudio della guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, la promozione dei diritti umani, delle libertà democratiche e della cooperazione internazionale, riconosce nella pace un diritto fondamentale degli uomini e dei popoli”, si legge.
Ed ancora: “Considerato che la guerra non è mai uno strumento risolutivo e che non esistono guerre umanitarie; che la crisi economica ha acuito i contrasti, accentuando la lotta per il controllo delle materie prime, dei mercati e delle zone di influenza strategiche e ritenuto che il legittimo errore per le recenti azioni di guerra in Ucraina non possa che portare ad una moltiplicazione di vittime e civili inermi che stanno abbandonando la loro patria”, sta scritto nel documento, “ci schieriamo per una soluzione pacifica dei contrasti ottenuta con il confronto, il dialogo e la negoziazione”.
Si avverte anche una legittima preoccupazione. Si teme che “l’intervento militare possa non fermarsi all’Ucraina, ma rischi di innescare un conflitto su larga scala, con il coinvolgimento del nostro Paese come di altri in Europa e oltre con inevitabili ricadute anche dal punto di vista economico, sociale, umanitario”.
Nel documento di pace sta scritto ancora: “Insieme in un coro unanime diciamo un netto No alle guerre, alle violenze e all’uso delle armi in tutte le zone del mondo in cui ci sono guerre e violazioni, coinvolgendo le popolazioni ad un esodo forzato dagli eventi. Chiediamo agli organismi nazionali e internazionali di intervenire con tutta la loro influenza, all’Italia e all’Europa di prendere iniziative urgenti e significative da una posizione di neutralità attiva, per ottenere de-escalation immediata della tensione e avviare la ricerca di un accordo politico negoziato nel rispetto della sicurezza e dei diritti di tutte le popolazioni coinvolte in guerre e guerriglie, chiarendo la propria indisponibilità a sostenere avventure militari, che aumenterebbero le spese militari a danno di altre spese più necessarie e urgenti”.
“Il 22 gennaio 2021 – prosegue il documento – è entrato in vigore il trattato per la proibizione delle armi nucleari ratificato da più di 50 nazioni nel mondo, l’Italia non è fra queste; chiediamo all’Italia di ratificare il trattato e di farsi portavoce presso le altre nazioni che non hanno aderito. Siamo vicini alle popolazioni vittime di ogni conflitto e che in caso di escalation della guerra dovrebbero lasciare il loro paese di origine e vivere da profughi in altri Stati”.
Questo importante documento “ha lo scopo di far leva sul nostro Governo e verso tutti i governanti del mondo per portare avanti percorsi di pace e sensibilizzare le coscienze, le opinioni pubblica e i giovani sui temi relativi alla pace, alla non violenza e a istituire momenti di approfondimento sulle situazioni di crisi per permettere di avere una visione più approfondita della realtà”.
C’è anche l’apprezzamento per l’invito alla pacificazione, attraverso dialoghi e azioni diplomatiche rivolto da Papa Francesco alla comunità internazionale. Durante la seduta consiliare online, la consigliera comunale di maggioranza Rosa Insalaco ha dichiarato: “Voglio ringraziare la minoranza per la richiesta della seduta aperta urgente per esprimere la univoca voce contraria del Consiglio comunale a tutte le forme di guerra in qualsiasi paese del mondo, aperta a tutti i cittadini ma forse era più fattivo riflettendoci invitare tutte le associazioni sparse nel territorio che si occupano di tematiche sociali e legate al volontariato, per condividere insieme i vari passaggi di un documento incisivo a condannare in maniera ferma qualsiasi atto di guerra e ogni violazione del diritto internazionale”.
“Gli eventi a cui stiamo assistendo in Ucraina stanno proponendo gravi scenari che mettono in pericolo la vita di tanti civili e che l’Europa ripiomba in un passato che speravamo di non rivivere – ha concludo -. È importante redigere insieme un documento, condiviso per non stare a guardare, non stare fermi di fronte all’orrore della guerra. Faremo il possibile affinché cessi senza se e senza ma e si creino le condizioni per la ripresa del negoziato tra le parti, per ritrovare la strada della pace. Dobbiamo offrire ai nostri figli un mondo più giusto, nel quale la convivenza e la solidarietà tra le Nazioni sia una strada tracciata dove poter percorrere e seguire”.
MICHELE BRUCCHERI
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