Dodici lotti in vendita nell’area artigianale pubblica di Serradifalco. I più piccoli di questi immobili sono di 1.100 metri quadri, mentre i più grandi sono di 1.500 metri quadri. Per eventuali esigenze operative, si possono accorpare massimo due immobili.
Il prezzo stabilito è quello per le aree industriali (Asi) approvato dalla Regione Sicilia: ovvero dodici euro a metro quadro. Il bando scadrà il 29 gennaio 2016.
L’area artigianale pubblica è stata attuata tramite un piano per insediamento produttivo (Pip) risalente al 2000. Già realizzate le opere di urbanizzazione, nel 2008 non vennero assegnate le aree per la questione legata agli espropri.
L’ufficio tecnico comunale (con in testa gli architetti Michele D’Amico e Matteo Lamberti), su direttiva dell’amministrazione municipale (prima l’esecutivo del sindaco Giuseppe Maria Dacquì e attualmente con quello guidato dal primo cittadino Leonardo Burgio), ha approvato e pubblicato il bando per la vendita di questi dodici lotti che potrebbero, per svariate ragioni, dare impulso all’economia del paese.
In quella zona, inoltre, da poco è stato ultimato il centro servizi voluto strenuamente dall’ex sindaco Dacquì e rappresenta, indubbiamente, un importante punto di riferimento per le imprese (vi è anche la mensa).
Un passo intelligente sarà, a nostro avviso, quello di affidare il centro servizi all’associazionismo di categoria per dare un concreto supporto all’area artigianale per un forte rilancio dell’economia serradifalchese.
Nell’area artigianale pubblica, infine, ci sono già due lotti di proprietà comunale e gli immobili rimarranno al Comune di Serradifalco.
Certamente verranno utilizzati e valorizzati proficuamente, in base alle diverse esigenze operative e pratiche dell’Ente municipale. Si spera che al bando possa partecipare, attivamente, il mondo imprenditoriale.
MICHELE BRUCCHERI