Facoltà Teologica

L’iniziativa, promossa dal preside Prof. don Vito Impellizzeri, nasce a seguito del grande riscontro ottenuto dal convegno tenutosi il 9 novembre e mira ad offrire una visione completa e multidisciplinare su uno dei fenomeni sociali più drammatici e attuali. Il ciclo formativo, intitolato “Violenza di Genere: definizione, incidenza del fenomeno, norme e strumenti di prevenzione e a tutela delle vittime”, prenderà il via venerdì 7 febbraio 2025 e proseguirà per nove incontri settimanali, sempre di venerdì, con appuntamenti dalle 18.30 alle 20.30. La chiusura è prevista per l’11 aprile 2025. Facoltà Teologica

Un percorso formativo aperto a tutti. Il percorso formativo è rivolto a una vasta platea di destinatari: non solo docenti di ogni ordine e grado, operatori del settore pubblico e privato, avvocati e volontari impegnati nella tutela delle donne, ma anche studenti universitari, con particolare riferimento a quelli della Facoltà Teologica di Sicilia.

La modalità di partecipazione è ibrida, con la possibilità di seguire gli incontri in presenza o da remoto, grazie all’uso della piattaforma Microsoft Teams. Questa scelta consente di ampliare la platea e garantire la partecipazione anche a chi non può essere fisicamente presente.

Esperti e professionisti a confronto. Il ciclo di seminari si avvarrà del contributo di un prestigioso parterre di relatori, provenienti da diversi ambiti istituzionali, accademici e professionali. Psicologi, sociologi, magistrati, avvocati, educatori e volontari, offriranno ciascuno la propria prospettiva, con l’obiettivo di fornire un quadro multidimensionale sulla violenza di genere e sui suoi molteplici risvolti.

Tra i nomi di spicco figurano: Prof. Girolamo Lo Verso, professore emerito di Psicoterapia presso l’Università di Palermo; Prof. Emilio Vergani, sociologo e docente presso la Lumsa Santa Silvia di Palermo; Dott.ssa Laura Vaccaro, procuratore aggiunto presso la Procura di Palermo; Dott. Fabio Pilato, giudice penale presso il Tribunale di Palermo; Avv. Rosa Maria Sciortino e Avv. Luigi Spinosa, avvocati penalisti di riconosciuta esperienza; Dott.ssa Raimonda Tomasino, giudice presso il Tribunale di Sorveglianza di Palermo; Dott.ssa Viviana Cannova, educatrice e responsabile di tre Case Segrete per donne vittime di violenza; Dott.ssa Nunzia Arena, psicologa e psicoterapeuta specializzata nell’ascolto e sostegno di uomini maltrattanti; Dott. Giacomo Barbara, sostituto procuratore presso il Tribunale di Termini Imerese.

A questi si aggiungono avvocati esperti in diritto civile e canonico come Avv. Andrea Giovanni Cartella e Avv. Vincenzo Talluto, nonché il Dott. Vincenzo Pillitteri, presidente della Camera Penale di Termini Imerese, Cefalù e Madonie.

Testimonianze dirette di donne vittime di violenza. Uno degli aspetti più toccanti del ciclo di seminari sarà la partecipazione diretta di quattro donne vittime di violenza di genere, che racconteranno le proprie esperienze di vita e il difficile percorso di rinascita. Le loro storie rappresentano uno strumento potente di sensibilizzazione e un forte richiamo alla necessità di prevenzione e protezione delle vittime.

Tra le testimoni figurano: Erica Muraca, coach della visione, autrice e regista teatrale; Avv. Rosa Maria Di Cola, avvocato civilista ed esperta di diritto di famiglia; Prof.ssa Ilaria Cerioli, docente e scrittrice; Dott.ssa Francesca Viola Mazzoni, attrice teatrale e scrittrice.

Un coordinamento autorevole. L’intero percorso formativo sarà aperto dal Preside Prof. don Vito Impellizzeri e diretto dal Dott. Andrea Giostra, direttore dell’Ufficio sviluppo e progettazione della Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia e delle Case Salesiane di Palermo. Giostra, psicologo e criminologo, è coautore del saggio “Femminicidio e Narcisismo Patologico: quale correlazione e come prevenire relazioni pericolose”, un’opera scritta insieme ad altri 19 coautori e che ha ricevuto ampi riconoscimenti a livello nazionale.

Crediti formativi riconosciuti. Il ciclo di seminari si distingue anche per l’opportunità di ottenere crediti formativi validi per diverse categorie professionali e studenti. Docenti delle scuole statali e paritarie: il percorso è riconosciuto dall’Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia come corso di aggiornamento. Studenti del II ciclo di Licenza in Teologia: saranno riconosciuti 2 ECTS (European Credit Transfer System). Avvocati: il percorso è in fase di accreditamento per il riconoscimento dei crediti formativi obbligatori previsti dall’Ordine degli Avvocati.

Informazioni e iscrizioni. Chi desidera partecipare al ciclo di seminari, sia in presenza che online, può contattare la Segreteria Organizzativa della Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia. Ecco i recapiti utili: Via Vittorio Emanuele, 463 – 90134 Palermo (PA). Telefono: 091 331648 / 091 322358. Email: segretario@fatesi.it

L’iniziativa rappresenta un’importante occasione di formazione e sensibilizzazione su un tema che, come dimostrano le cronache quotidiane, continua a rappresentare una drammatica emergenza sociale. Grazie al coinvolgimento di professionisti di alto profilo e alla partecipazione attiva delle vittime, la Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia si pone in prima linea per promuovere la consapevolezza e la prevenzione della violenza di genere. Facoltà Teologica

Intervista ad Andrea Giostra, psicologo e direttore dell’Ufficio Sviluppo della Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia

Dott. Giostra, grazie per essere con noi. La Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia ha deciso di organizzare un Ciclo di Seminari sulla violenza di genere. Da cosa nasce questa iniziativa?

Grazie a te Ilaria. L’idea nasce dalla consapevolezza che la violenza di genere non è solo un fatto di cronaca, ma un fenomeno sociale radicato e complesso. Dopo il grande successo del convegno del 9 novembre scorso, il preside, Prof. don Vito Impellizzeri, ha ritenuto importante non fermarsi a un singolo evento, ma costruire un percorso di approfondimento strutturato. Da qui l’idea di un ciclo di seminari che non solo affronti il fenomeno dal punto di vista teorico, ma che fornisca strumenti operativi e prospettive multidisciplinari.

Il titolo del ciclo è emblematico: “Violenza di genere: definizione, incidenza del fenomeno, norme e strumenti di prevenzione e a tutela delle vittime”. Come verrà sviluppato questo tema?

Verrà sviluppato attraverso una pluralità di voci e competenze. Abbiamo coinvolto esperti provenienti da diverse aree professionali: magistrati, avvocati, psicologi, psicoterapeuti, sociologi, educatori e volontari. L’obiettivo è quello di fornire una visione esaustiva del fenomeno vista nella sua complessità: dal riconoscimento dei segnali di violenza alla comprensione degli strumenti legali e di supporto a disposizione delle vittime. Non ci limiteremo alla teoria: le testimonianze dirette di quattro donne che hanno vissuto la violenza sulla propria pelle rappresenteranno il cuore emotivo e simbolico di questo percorso formativo.

Le testimonianze delle vittime di violenza sono un elemento di forte impatto emotivo. Che ruolo avranno all’interno dei seminari?

Le testimonianze saranno uno dei momenti formativi più importanti e significativi del percorso formativo. Dare voce alle vittime significa condividere le brutte esperienze, che hanno avuto un lieto finale, perché diventino patrimonio emozionale e culturale di chi le ascolterà. Tra le testimoni 4 donne professioniste affermate nelle loro attività culturali come Erica Muraca, autrice e regista di teatro e cinema trasformazionale, e Francesca Viola Mazzoni, attrice e scrittrice, che useranno anche il linguaggio dell’arte e della narrazione per rendere ancora più incisivo il loro messaggio; oltre all’avv. Rosa Maria Di Cola e alla professoressa Ilaria Cerioli, anche loro molto conosciute per le loro professioni e per quello che fanno nel mondo della cultura. Facoltà Teologica

Oltre agli aspetti emotivi, il ciclo prevede anche un riconoscimento formale per chi partecipa. Ce ne può parlare?

Assolutamente sì. Il nostro obiettivo è offrire un percorso formativo riconosciuto e certificato. Il ciclo è accreditato come corso di aggiornamento per i docenti delle scuole statali e paritarie, grazie al riconoscimento dell’Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia. Per gli studenti di Teologia sono previsti 2 ECTS (European Credit Transfer System), che possono essere spesi nel proprio percorso accademico. Inoltre, stiamo finalizzando l’accreditamento presso l’Ordine degli Avvocati per il riconoscimento di crediti formativi obbligatori. Questo permette di rendere il ciclo appetibile e utile non solo dal punto di vista della crescita personale, ma anche di quella professionale.

La modalità di partecipazione è sia in presenza che online. Come mai questa scelta?

La modalità mista è ormai una necessità. Vogliamo garantire la partecipazione anche a chi, per motivi di lavoro o distanza, non può raggiungere fisicamente la nostra sede a Palermo. Con la nostra Piattaforma Microsoft Teams, i partecipanti potranno seguire gli incontri online in diretta e intervenire con domande e osservazioni. Non vogliamo che la distanza sia un ostacolo alla conoscenza.

Tra i relatori ci sono nomi di spicco, da magistrati a psicologi, da educatori a avvocati. Qual è il valore aggiunto di questa pluralità di competenze?

La violenza di genere è un problema complesso e multidimensionale. Pensare di affrontarlo con una sola prospettiva sarebbe riduttivo. Per questo motivo abbiamo coinvolto figure di altissimo profilo del mondo della magistratura e della giustizia: la Dott.ssa Laura Vaccaro, procuratore aggiunto presso la Procura della Repubblica di Palermo; il Dott. Fabio Pilato, Giudice presso il tribunale di Palermo; la Dott.ssa Raimonda Tomasino, Giudice presso il Tribunale di Sorveglianza di Palermo e il Dott. Giacomo Barbara, Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Termini Imerese.

Prosegua…

È la prima volta infatti che in Italia viene strutturato un percorso formativo che affronta questo fenomeno da tutti i punti di vista: quello della magistratura inquirente, giudicante, di sorveglianza, del dibattimento in sede di giudizio; così come della difesa che si occupa sia della vittima che dell’imputato per reati a danno di Donne; e poi la parte psicodiagnostica e psicoterapeutica delle vittime ma anche degli uomini maltrattanti che sono stati condannati per i loro reati; oltre alla parte sociologica che spiegherà il fenomeno dalla prospettiva di questa importante disciplina sociale; e poi le testimonianze di 4 donne vittime di questi reati, le strutture di accoglienza, le case rifugio, che proteggono e tutelano le donne che hanno denunciato; per finire con i percorsi psicoterapeutici e di riabilitazione per gli uomini maltrattanti per ridurre il rischio di reiterazione del reato.

Continui…

Insomma, un percorso formativo di 10 incontri di 2 ore ciascuno ai quali si può partecipare sia in presenza sia in remoto, che darà ai partecipanti una visione chiara e completa, seppur complessa e articolata, della Violenza di Genere e dell’abuso e del maltrattamento a danno delle Donne.

Parliamo del suo ruolo, dott. Giostra. Lei è psicologo, criminologo e autore di un saggio sul femminicidio e il narcisismo patologico. Quale contributo porterà personalmente in questo ciclo?

Il mio ruolo è quello del coordinamento e della direzione del Ciclo di Seminari, oltre a quello di averlo progettato e pensato insieme al Preside Prof. don Vito Impellizzeri e all’Ufficio di sviluppo e progettazione della Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia e delle Case Salesiane di Palermo. E per questo ringrazio anche Emilia Re e Daniela Bellomonte per aver dato un contributo importante alla buona riuscita della progettazione di questo percorso formativo, ma anche del lavoro che faremo insieme perché tutto vada come ci aspettiamo per realizzare un percorso di altissimo livello formativo e informativo.

In chiusura, cosa si aspetta da questo ciclo di seminari?

L’obiettivo principale è quello di dare informazioni corrette, cosa che purtroppo su questo fenomeno oggi in Italia accade raramente, soprattutto se si attingono informazioni dai social e da diversi programmi Tv anche delle grandi emittenti italiane, pubbliche e private, perché spesso prevale la componente ideologica che non aiuta certamente le donne vittime o potenziali vittima a trovare una soluzione praticabile e a risolvere i loro seri problemi.

E poi?

Poi, altro obiettivo, è quello di fornire strumenti normativi e operativi efficaci ed efficienti perché chi volesse aiutare le donne che vivono questo problema, sia realmente in grado di farlo, nella realtà e concretamente, indirizzandole verso le istituzioni pubbliche i servizi previsti dalla legge preposti per dare risposte concrete e immediate. E infine dare una visione completa e complessa del fenomeno perché sia letto e compreso per quello che è nella sua gravità spoglio di componenti ideologica e politiche di parte, dell’una e dell’altra parte.

Grazie, dott. Giostra. Le sue parole fanno capire quanto sia importante questo percorso e il valore del lavoro di rete tra istituzioni, professionisti e vittime.

Grazie a te, Ilaria, per la tua attenzione e per l’intervista che mi hai concesso.

ILARIA SOLAZZO

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