IL GIOCO. Commerciante di carburante, il giovane di Serradifalco coltiva questo hobby da pochi mesi. Prestigioso terzo posto a Messina nell’ambito del Trofeo Trinacria
Grande soddisfazione per i risultati ottenuti nell’ambito del Trofeo Trinacria di Dama italiana che si sono svolti a Messina e Reggio Calabria per il giocatore Salvatore Marchese. All’evento sportivo, il giovane partecipante di Serradifalco ha conquistato un prestigioso terzo posto. Nella città peloritana, infatti, si è piazzato, in classifica, tra i primi tre.
Salvatore Marchese, 46 anni, commerciante di carburante, sposato e padre di due figli (Giuseppe e Maria Giovanna), ha scoperto la passione per la dama di recente. E se ne è innamorato smisuratamente.
Sono appena quattro mesi, però l’entusiasmo è forte e crescente verso questo gioco da tavolo. Molto diffuso, è fatto di strategia e di abilità. Si fronteggiano due giocatori che muovono i pezzi (pedine e dame) di colore diverso: bianco e nero. Devono catturare o “mangiare”, come si suol dire volgarmente, i pezzi avversari.
Questo torneo di dama, organizzato dalla Fid (Federazione italiana dama), prevede un percorso peculiare e interessante, un cammino itinerante. Si sono già svolte alcune partite. Ai nastri di partenza da Siracusa, poi Catania, Messina, Palermo, Capo d’Orlando (tappa prevista per domenica 7 agosto) e conclusione nuovamente a Siracusa.
Salvatore Marchese fa parte del gruppo Svalves che è composto, oltreché da lui, da Vittorio Mirabella, 66 anni, pensionato di Paternò; Placido Pappalardo, 37 anni, imprenditore edile di Biancavilla e da Giuseppe Signore, imprenditore cinquantenne, di Adrano.
Marchese vanta, attualmente, un buon posizionamento nella classifica generale. Partecipa assiduamente ai vari tornei che si disputano e la sua bravura aumenta ogni giorno sempre più.
Quotidianamente si allena con il maestro Vittorio Mirabella per perfezionare la sua strategia di gioco. Infatti, ci vuole molta pratica ed enorme pazienza. Soltanto così si migliora l’approccio di gioco e si diventa un campione.
Una passione originale, dunque, verso un gioco che vanta un’antica tradizione, assai diversa dal gioco degli scacchi.
Coltivare un hobby sportivo è alquanto importante. Significa mostrare un interesse per un’attività e significa anche socializzare, in un mondo divorato ormai ineluttabilmente da Internet, attraverso le varie partite, con altri concorrenti.
Salvatore Marchese, pur essendo un neofita della dama, dimostra di avere la stoffa del campione. I piccoli-grandi risultati conseguiti diventano “carburante” per andare avanti e per vincere nuove sfide. Veramente encomiabile questo tipo di passione sportiva e la celerità nell’ottenere grandi soddisfazioni
MICHELE BRUCCHERI