Alla base delle modalità con cui ci si relaziona nella vita di tutti i giorni sono le emozioni: strettamente legate al corpo esse sono determinanti nel definire scelte, attuare specifici comportamenti e pertanto è fondamentale riconoscerle e accoglierle ogni volta che emergono senza lasciarsi sopraffare da esse né tantomeno reprimerle.
Per iniziare a ritrovare un rapporto autentico con sé stessi a partire dalle proprie emozioni, in particolare quelle più spiacevoli tra cui rabbia, paura, tristezza, è necessario ascoltarle nel profondo, riconoscerle, per poi gestirle e comunicarle senza prevaricare l’altro o venir meno alla manifestazione dei propri bisogni. Un metodo per dare voce alle emozioni che non sempre facilmente sono esprimibili con le parole, è quello dell’utilizzo dei linguaggi dell’arte che spaziamo dalla musica, alla scrittura, dal disegno all’osservazione di un’opera d’arte, ma anche del corpo che diventa un punto di riferimento di ascolto grazie anche al movimento e a determinate trasformazioni che in esso si registrano.
Così oltre al disegno e a quanto emerge dall’osservazione dell’opera d’arte, diventano utili anche la gestualità e il movimento fisico per un processo di esplorazione e connessione a livello fisico ed emozionale. L’ascolto corporeo entro un contesto ad esempio di un laboratorio, aiuta a intensificare le emozioni che emergono in quel momento come ad esempio rabbia, paura, tristezza, permettendo di arrivare a contattare situazioni legate al passato o del presente riferite a quelle stesse emozioni, senza che da esse si venga schiacciati, ma lasciando emergere le proprie risorse.
A proposito di arte e dei suoi linguaggi e del fatto che essi permettano alle emozioni di emergere, e di come sia prezioso per il benessere della persona a partire dalla condivisione, lavorare con le immagini, i suoni, e quanto affiora da un’opera d’arte, segnaliamo l’appuntamento con il Laboratorio multimediale “Il Racconto delle Emozioni”, nell’ambito del progetto ”Inclusive Memory musei inclusivi per la promozione della salute e del benessere” che viene presentato il 5 novembre 2024 dalle ore 14.30 a Villa Torlonia a Roma presso la Sala Teatro Scientifico di Technotown l’hub della scienza creativa di Roma Capitale.
Finanziato dal programma europeo Erasmus+ e che vede Zètema Progetto Cultura come partner, il progetto “Inclusive Memory. Inclusive Museums for well-being and health through the creation of a new-shared memory” (Musei inclusivi per il benessere e la salute attraverso la creazione di una nuova memoria condivisa), intende favorire la condivisione e l’inclusione sociale, partendo dalla considerazione che i musei sono luoghi di apprendimento esperienziale, in grado di favorire salute e benessere grazie al legame con l’arte.
L’incontro centrato sul laboratorio multisensoriale “Il racconto delle emozioni” condotto da Francesca Fiorucci, dopo una premessa teorica in cui viene spiegato come vengono percepite le opere d’arte, offre l’occasione ai partecipanti del workshop di costruire un racconto/oggetto con i sensi e a condividerlo, creando così una memoria, personale e sociale condivisa.
Guardando al museo quale luogo di condivisione, confronto e scambio per tutti, diventa sempre più necessario progettare percorsi innovativi, basati ad esempio sull’uso di strumenti digitali, così come sviluppare competenze trasversali negli operatori culturali e museali ed anche nei caregiver e nei professionisti dei diversi settori necessari per una reale inclusione, prima durante e dopo la visita.
Per informazioni e prenotazioni contattare il numero 0606068 (attivo tutti i giorni ore 9-19). Le prenotazioni sono disponibili fino ad esaurimento posti. L’ingesso è gratuito. Sito di Technotown www.technotown.it, mail: info@technotown.it
SILVANA LAZZARINO
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