Entro geometriche astrazioni a definire scenari in divenire di luoghi nascosti e silenti nel richiamo alla natura per ritrovare un nuovo respiro con cui ricontattare quell’originario sentire dove tutto sembra come sospeso in una sorta di dimensione atemporale, conduce l’opera di Roberta Mariani, che attraverso segni, linee e forme in trasformazione restituisce paesaggi sognati e talora alchemici con cui avvertire la bellezza dell’essenza della vita nei suoi aspetti più autentici e inaspettati.
Da non perdere la sua prima personale tra dipinti su carta e sculture “Roberta Mariani: La schiuma dei giorni” che inaugura presso la Galleria Eugenia Delfini a Roma domani, 19 ottobre, alle ore 18 in Via Giulia, 96.
La Galleria Eugenia Delfini ha scelto di aprire i propri spazi con una mostra dedicata all’opera di questa artista di gande spessore per tecnica, eleganza di stile e per quella forza comunicativa con cui ritrovare la poesia delle emozioni.
Dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti di Roma e di Granada e dopo aver acquisito un’ottima preparazione in pittura, scenografia e tecniche dell’incisione, Roberta Mariani si è dedicata e continua a dedicarsi al restauro ed alla decorazione pittorica, per intraprendere a partire dal 2014 il suo percorso artistico in cui prevalgono soggetti astratti definiti attraverso pigmenti e polvere di grafite che restituiscono spessore ed elasticità alle sue composizioni.
Preso in prestito dal romanzo di Boris Vian, il titolo della mostra introduce entro un ambiente di grande suggestione e sospensione visivo-emotiva a trascinare la mente entro segmenti di spazi e luoghi che appartengono alla terra come al cielo e al mare, a luoghi visti, toccati e vissuti, ma anche ad altri immaginati e sognati.
Sono segni e forme geometriche che donano respiro all’immaginazione anche grazie a quel senso di sospensione che lascia nella piacevole attesa di un dopo, prefigurato, sognato, idealizzato in cui ritrovarsi. Si aprono in questi scenari spiragli e poi fessure e spazi attraverso piegature, squarci di luci in contrapposizione alle ombre, dove segni e curve ora veloci e lente, ora avvolgenti e rilassanti invitano a ripercorrere le emozioni tra stupore e sogno, smarrimento e angoscia.
È un segno che si apre e si chiude, si disperde e ritorna indietro a definite forze esterne ed interne per mettere in atto un cambiamento guardando alle infinite possibilità della vita nel suo mostrarsi con certezze e garanzie, ma anche con dubbi e imprevisti nel costante divenire di ogni azione e situazione. Espressioni di vita organica e inorganica trovano così un nuovo aspetto in questa tessitura di linee, colori e forme, a risuonare come melodie nel pensiero che ripercorre la magia di un tempo finito e infinito tra visibile e invisibile verso quel limite dove la notte confina con il giorno.
Roberta Mariani negli ultimi anni ha preso parte ad esposizioni personali e collettive in musei ed istituzioni nazionali e dal 2018 si è dedicata in particolare alla sperimentazione e alla ricerca lavorando anche nel suo studio all’ultimo piano dell’Ex Pastificio Cerere di Roma.
La mostra è accompagnata dal testo critico di Gianni Garrera. È possibile visitare l’esposizione, che resterà aperta fino al 15 gennaio 2023, dal martedì al sabato dalle ore 11.30 alle ore 19.30 su appuntamento.
Per informazioni: telefono 06/97603946, E-mail info@galleriaeugeniadelfini.it. Sito: www.galleriaeugeniadelfini.it
(Foto l’opera di Roberta Mariani La schiuma dei giorni #03, 2022, foto di Giorgio Benni, Courtesy dell’artista e della Galleria Eugenia Delfini)
SILVANA LAZZARINO
LEGGI ANCHE: ELISABETTA PAMELA PETROLATI: “LA SPIRITUALITÀ GUIDA LA MIA VITA E IL MIO SCRIVERE”