La sospensione del tempo, il percepire la dimensione di integrità e purezza in cui riconoscersi in armonia con l’universo, sono aspetti da ritrovare nella meditazione dove l’ascolto si fa più profondo. Per giungere alla meditazione si procede dall’attenzione riferita a un oggetto interno o esterno, astratto o concreto che sia, alla concentrazione dove entra in gioco l’intenzionalità e la volontà con cui sentirsi a proprio agio e rilassati, per poi passare alla contemplazione in cui ci si libera dal giudizio e dal dare definizioni stando entro una sorta di silenzio mentale. Tale stato se prolungato e sostenuto accompagna alla meditazione.
Arte e scienza unitamente al processo legato alla meditazione che mette in luce lo stato di presenza e integrità, serenità, forza e benessere, danno vita ad una performance unica e all’avanguardia in cui viene coinvolto anche il pubblico. È la performance La Mente Meditante Art, Science, and an Enlightened Mind che si svolge al MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo (da ieri al 24 settembre 2022). Alla base della Performance artistica dove anche il pubblico può partecipare, è un progetto di ricerca, guidato dalla direttrice del MAXXUI Giovanna Melandri, in cui sono coinvolti l’Istituto di Neuroscienze del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) con il professor Giacomo Rizzolatti, scopritore dei neuroni specchio e il suo team di ricercatori e Daniel Lumera, biologo naturalista, autore di best seller e riferimento internazionale nelle scienze del benessere e nella pratica della meditazione. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con diverse realtà.
Unico nel suo genere legando antiche pratiche millenarie con le più avanzate scoperte delle neuroscienze, il progetto celebrando l’unione tra arte, scienza e meditazione, rende visibili processi neurali solitamente invisibili all’occhio umano. Su un grande schermo sotto forma di colori, grazie alla scienza e alle più avanzate tecnologie, vengono visualizzati in tempo reale le attività neurali di un cervello meditante e gli aspetti neurofisiologici su cui impatta la meditazione. Tali colori danno forma ad una sorta di opera d’arte. Questo progetto sperimentale all’avanguardia indica come gli effetti della meditazione sul cervello possano essere studiati per capire ancor più i benefici ad essa conseguenti sia a livello mentale, sia fisico.
Alla presentazione alla stampa del progetto svoltasi lo scorso 19 settembre presso la Sala Carlo Scapa del MAXXI (Via Guido Reni, 4) sono intervenuti oltre a Giovanna Melandri, Daniel Lumera e Giacomo Rizzolatti, neuroscienziato (in video) anche Pietro Avanzini, ricercatore IN-CNR e Luca Ascari.
SILVANA LAZZARINO
Per informazioni:
www.maxxi.art/events/la-mente-meditante/
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