Sostegno a Don Ugo Di Marzo, prete di frontiera impegnato quotidianamente in territori difficili, ad alto rischio di marginalità sociale e dispersione scolastica. Ad esprimerlo sono i segretari nazionali del Nuovo Sindacato Carabinieri Toni Megna e Igor Tullio, manifestando stima e apprezzamento nei confronti del sacerdote alla guida della Parrocchia Maria Santissima delle Grazie – Roccella nel rione palermitano Brancaccio.
I due esponenti sindacali hanno fatto visita al parroco e hanno voluto manifestargli amicizia e solidarietà. “Don Ugo Di Marzo – spiegano i due esponenti sindacali, entrambi palermitani – non è solo un parroco, ma anche un punto di riferimento per l’intera comunità di Sperone e Brancaccio”.
“Lui è un confessore, un insegnante di religione – osservano – ma soprattutto un amico che offre ai giovani un modello positivo con la sua dedizione al prossimo e alle esigenze dei più deboli”. Non a caso, Toni Megna e Igor Tullio hanno messo in cima agli impegni dell’agenda sindacale proprio la visita al prete dello Sperone, da sempre vicino all’Arma dei Carabinieri.
Una manifestazione di vicinanza tangibile a pochi giorni dalla firma della rappresentatività del Nuovo Sindacato Carabinieri, sempre attento alle dinamiche sociali e alla promozione della legalità tra i più giovani.
“Occorre riconoscere il ruolo delle parrocchie nei territori – affermano Toni Megna e Igor Tullio a La Voce del Nisseno – e sostenere con convinzione l’azione di parroci, vicari parrocchiali, suore e laici impegnati ogni giorno a risolvere i piccoli e grandi problemi della gente”.
La visita dei due segretari alla Parrocchia, che sorge in corso dei Mille 1085 B, ha rappresentato anche l’occasione per lanciare un appello: “Le divise non siano percepite come nemiche da cui difendersi, scudi o manganelli – concludono – ma come una bandiera sotto cui trovare riparo”.
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