Si conclude questo fine settimana la XXVII edizione del “Palermo Non Scema Festival”, la stagione estiva del Teatro Agricantus. Nel week-end saranno riproposti tre grandi successi con Sergio Vespertino protagonista. Si parte domani, giovedì 19 settembre (alle ore 21), con “Pirandello. Questo, codesto e quello” di cui Sergio Vespertino è autore insieme a Salvatore Ferlita. Accompagnato dalle musiche originali eseguite dal vivo dal fisarmonicista Pierpaolo Petta, Vespertino darà vita agli straordinari incontri di Luigi Pirandello, quelli che il Premio Nobel di Agrigento si dice avesse con i fantasmi di personaggi mai nati, ma secondo una nuova e desueta prospettiva.
Se un giorno, a recarsi dal grande scrittore, invece che sconosciuti fantasmi fossero i personaggi già noti delle sue novelle, delle commedie o dei romanzi? Quelli “famosi”, ormai di dominio pubblico, perché bene o male incontrati a scuola o nei teatri: se fossero, dunque, loro i questuanti?
Venuti fuori dalle pagine, sbucati dalle tavole di un palcoscenico, sospinti dal motore dell’insoddisfazione e stanchi della maschera finora indossata, adesso sono loro a chiedere all’autore conto e ragione, rinfacciandogli l’ignominia alla quale sono stati inchiodati, volendo a tutti i costi restituirgli la loro “croce”.
E mentre il clima si fa arroventato e la vertigine si impossessa di tutti quanti, personaggi e autore, i ruoli si ribaltano: è Pirandello stavolta a non poterne più, a volersi liberare dei legacci d’inchiostro e mentali che lo avvinghiano alle sue opere per mostrare, finalmente, il vero volto che gli appartiene, inusitato e sorprendente. Provando a immaginare, tracotanza delle tracotanze, una vita alternativa, uno spazio diverso, un altrove possibile non soltanto per le sue povere cavie, ma per sé stesso. E quindi per tutti noi.
Venerdì 20 e sabato 21 settembre (sempre alle ore 21), Sergio Vespertino ripropone il fortunatissimo “Sopra un palazzo”, scritto a quattro mani con Marco Pomar, e accompagnato in scena dalle musiche dal vivo del fisarmonicista Pierpaolo Petta.
“Sopra un palazzo” è anche l’incipit di una incantatoria litania, di una tiritera a tratti ossessiva cui dà concretezza la voce narrante, che appartiene a un tizio nevrotico, a dir poco esasperato. Se ne sta solo sul palcoscenico, anche se in compagnia di due sedie e una strana tendina (la scenografia dello spettacolo è di Carlo De Meo).
Intanto parla, straparla, inanellando slogan televisivi, marche di strumenti tecnologici: pare che ce l’abbia col mondo intero (dalla politica alla tecnocrazia). Sulla scia del suo lucidissimo e scoppiettante delirio, il protagonista di “Sopra un palazzo” prefigura scenari possibili, invoca il ritorno allo stupore e alla meraviglia, esaspera, ingigantisce, enfatizza pose e aspetti, sino a lambire una comicità parossistica. Nel frattempo, sul palcoscenico, raccoglie pezzi sparsi: una lampadina, una bottiglia, schegge e brandelli. Li assembla: ma per farne cosa? Lo si saprà solo alla fine, quando le arguzie, le amenità, messe in moto da una verve irresistibile, si faranno da parte per cedere la scena alla poesia.
Domenica 22 settembre, alle ore 18, la XXVII edizione del “Palermo Non Scema Festival” si conclude con “Ulisse racconta Ulisse”, testo scritto a quattro mani da Beatrice Monroy e lo stesso Vespertino, che narra le vicende di Ulisse arrivato alla corte dei Feaci, quando il grande viaggio e le grandi avventure sono ormai alle spalle. Adesso nel mondo incantato di Alcinoo dove l’ha accolto Nausicaa, ha un solo obiettivo: essere trasportato a casa da una delle navi magiche di quel popolo caro a Poseidone.
Il teatro diretto da Vito Meccio, sostenuto dalla Regione Siciliana – Assessorato del Turismo dello Sport e dello Spettacolo e dal Ministero dei Beni Culturali, si fermerà solo qualche giorno prima di ripartire giovedì 10 ottobre con la programmazione invernale.
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