Redazione Online – MUSICA. Brano uscito in digitale nei giorni scorsi. Un collage di vita quotidiana, genuina e luminosa. In collaborazione con Paolo Raeli. Due artisti interessanti
È uscito ieri il videoclip di “Ave Maria al contrario”, il nuovo singolo del cantautore palermitano Alessio Bondì – uscito in digitale in anteprima il 7 aprile su Bandcamp e da ieri in radio – diretto da Paolo Raeli e prodotto da 800A Records e Pank Agency con il supporto di Ministero della Cultura e Siae nell’ambito dell’iniziativa “Per chi crea”.
Il video, nato dalla collaborazione tra Alessio Bondì e Paolo Raeli, due degli artisti palermitani più interessanti della nuova generazione, è un collage di vita quotidiana, genuina e luminosa: “È una sorta di diario a quattro mani realizzato con il regista – racconta Bondì – una narrazione incrociata di momenti emozionanti, in parte pescati dal mio archivio personale o in parte girati ad hoc. Io e Paolo condividiamo una vena malinconica ma vitale e sin da subito abbiamo sviluppato un rapporto molto umano che ha aggiunto emotività a tutto il processo”.
“Affidare i propri ricordi ad un artista affinché li elabori in un racconto è un’operazione di fiducia: immaginate che un altro rovisti tra i bauli della vostra soffitta polverosa per trarne una storia nuova, diversa, non più privata – prosegue -. Molto del materiale a cui io non davo una lira a lui sembrava luminosissimo e ovviamente aveva ragione lui. Questo mi ha portato a vedere in maniera nuova molti momenti contenuti in queste clip e l’intero processo di lavorazione stesso rappresenta per me uno dei ricordi più belli di questo ultimo anno”.
Questo video è il frutto di mesi di lavoro, periodo in cui il regista ha voluto conoscere Alessio, i suoi racconti e la sua storia, non rappresenta soltanto una confezione per questa canzone, ma ne riflette forse l’essenza nella maniera più sincera che ci sia.
“Lavorare con Alessio a questo brano è stato più che realizzare un semplice video – spiega Paolo Raeli -. L’ho vissuto come un percorso intimo, senza filtri, all’interno della vita di Alessio. Per sei mesi ci siamo osservati, seguiti; ho visto la sua spensieratezza, la nostalgia parlando di qualcosa che non c’è più, l’ho visto cambiare intorno a me come i mesi che si sono susseguiti man mano che prendevamo confidenza”.
“Ho conosciuto i suoi amici, ho ascoltato i racconti su oggetti e fotografie a casa sua mangiando una torta alle pere fatta in casa. Sei mesi così diversi in cui abbiamo preso il sole di marzo su una spiaggia sassosa e ci siamo riscaldati le mani dopo aver preso la pioggia di novembre. E sono grato ad Alessio per avermi concesso di vederlo così da vicino”.
Alessio Bondì, classe ’88, è stato finalista al Premio Tenco 2015 con il suo album “Sfardo”. Definito autore di razza, la sua scrittura è meticcia: nasce da radici folk e si mescola con i ritmi contemporanei e il suono della lingua natìa, il dialetto palermitano.