Nasce un movimento per la ripresa del turismo brasiliano in Italia. Ne fanno parte diverse persone che vivono nella nostra amata terra e lavorano, appunto, “con il turismo”, ci dice una delle promotrici.
“Stiamo organizzando – prosegue – una petizione per chiedere una giusta classificazione del Brasile in merito alle regole d’ingresso in Italia. Il movimento si chiama Tornabrasile, siamo stati ricevuti all’ambasciata brasiliana a Roma – spiega a La Voce del Nisseno (versione online) una componente dell’organizzazione – e ci appoggiano. La nostra petizione è stata pubblicata anche nel sito dell’Ansa”.
Si tratta della parità e uniformità delle regole per il Brasile in considerazione dell’andamento della campagna vaccinale e dei tassi di contagio nei paesi in situazione equivalente. E poi inerisce le famiglie separate. “Numerosi professionisti del settore del turismo incoming per i brasiliani sono impossibilitati a lavorare – dicono -. Tour operator che, nonostante la proroga della chiusura dei confini italiani, continuano a dedicarsi con determinazione alla promozione dell’Italia come meta turistica privilegiata in Europa”.
“Migliaia di cittadini brasiliani con pacchetti turistici annullati. Secondo i dati pubblicati dall’ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo), nel 2019 l’Italia ha accolto circa 1 milione di turisti brasiliani, per un totale di 2,8 milioni di pernottamenti – continuano -. L’impatto economico e sociale delle misure adottate dal Ministero della Salute nel decreto pubblicato il 27 gennaio 2022 è sconfortante”.
“Il documento che mantiene il divieto all’ingresso dei turisti brasiliani in Italia fino al 15 di marzo evidenzia un’incongruenza inaccettabile agli occhi dei brasiliani, popolazione che mantiene forti legami culturali, commerciali e affettivi con l’Italia – si legge nel documento -. Il Paese ha il più basso tasso di rigetto del vaccino Covid-19 in America Latina (dati della Banca Mondiale che mettono a confronto 24 nazioni), ma rientra ancora nell’elenco E. Comprendiamo l’obbligo di tutelare la salute pubblica, ma non neghiamo la nostra perplessità nel constatare che i Paesi con tassi di immunizzazione più bassi rispetto ai brasiliani sono tra quelli autorizzati a entrare in Italia per motivi turistici”, sta scritto ancora nel documento.
“Invochiamo il sostegno delle istituzioni diplomatiche brasiliane in Italia e quello di tutti i professionisti del settore, oltre all’appoggio dei cittadini italo-brasiliani affinché, unendo le forze, si possa ribaltare questo scenario – concludono -. Possiamo contare sul tuo aiuto?”.
MICHELE BRUCCHERI
Petizione online su: https://www.change.org/p/retomada-do-turismo-brasileiro-na-itália-tornabrasile-abreitalia
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