È appena arrivato sulla scena letteraria «Di-ve-ni-re», creatura lirica nata dalla penna di Marco Grattoni. Il volume in versi è disponibile da questo mese di giugno 2023 sull’e-commerce di Bertoni Editore e sui principali bookstore online.
“Riscoprire e riscoprirsi continuamente nei sentimenti: questo il senso del libro”, ci tiene a sottolineare l’autore, che nella vita proviene da una famiglia di umili origini e non ha intrapreso specifici studi letterari. Con un diploma da ragioniere nel cassetto, ha iniziato però a guardare il mondo a modo suo, finendo per assomigliare al viaggiatore di Baudelaire: non conosce la sua prossima meta, ma parte sempre per il gusto di partire.
“Sono appassionato di Fotografia naturalistica e macro, ma da quando sono diventato padre di Giulia, nel 2003, ho iniziato a scrivere anche liriche – spiega a La Voce del Nisseno (versione online) –. Attraverso i versi, mi sono scoperto capace di dare corpo a sentimenti ed emozioni. È fuoriuscita una intensità come mai prima nella mia esistenza. E come non pensavo potesse essere possibile”.
Il volume, dall’accattivante copertina blu mare e dalle tante anime che si intersecano, riesce a dar vita ad un linguaggio poetico dotato di carattere e stile. Un esordio letterario magico, che avvolge il lettore. E che si apre al futuro della costruzione di un percorso professionale – non casuale – davanti a sé.
Marco Grattoni esprime sé stesso, e il mondo che percepisce, scrivendo liriche decise e vibranti, dove la comunicazione emotiva trova spazio in forme variopinte, dimostrando una eccellente introspezione nei meandri del cuore. L’amore vi è protagonista, e con esso le varie declinazioni. Le poesie, anche quelle a carattere non amoroso – soprattutto quelle che fanno riferimento alla natura o alle tradizioni dei piccoli borghi – troneggiano nel libro come pennellate vitali.
Una scrittura che non accetta compromessi, e che esprime forte sensibilità. Si delinea pagina dopo pagina un caleidoscopio di emozioni, dove taluni riferimenti, espressi con vigore, sono universali: l’intensità dei sentimenti, il dolore per un rifiuto, la realizzazione di un amore “impossibile”. Il tutto proposto con onestà e coscienza. A volte, con toni enfatici.
Grattoni, in ogni caso, si conferma a suo agio nel descrivere le sfaccettature dell’Amore, e lo fa in maniera decisa. Come in “Ho parlato di te”, lirica breve e diretta, che colpisce per la sua intensità. O come in “Ho chiesto al tempo”, descrizione originale ed accorata di un uomo che vuole cristallizzare un momento e non abbandonarlo all’usura dei giorni.
Tra le pagine del volume trova spazio qualche rimpianto. In “Mi dicono che sono un folle”, il rifiuto del compromesso: l’autore descrive la sua anima diversa, la celebra e non si cura che altri non possano capirla o farla vivere.
In “Ti ho visto danzare sotto la pioggia” – per concludere qualche anticipazione – i versi sulla propria amata si fondono con la descrizione degli effetti della natura e della pioggia sui personaggi, originando un unicum dagli effetti molto dannunziani.
Le poesie non a tema amoroso rendono bene l’idea del movimento. Sembra quasi di sentirlo il papavero nel vento! Così come di vedere il dolce far niente che culla l’anima del poeta, in ozio su un vecchio tronco.
Irrequieto ed “errante”, Marco Grattoni merita di essere non solo letto, ma soprattutto ricordato, per il coraggio di mettersi a nudo in una età in cui le maschere sociali acquisite non sono frequenti a cadere.
Addentratevi in questo speciale viaggio tra versi lontani dalla banalità, pronunciati da un uomo-poeta che desidera essere. Non apparire.
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