“È arrivato il momento di dire basta”, dichiara Marcello Palermo. Dopo Gaetano Cino, in passato assessore comunale, e l’immediata replica del sindaco Leonardo Burgio, fa sentire la sua “voce” il dinamico presidente dell’associazione onlus No SerradifalKo.
Fa un’analisi e ragiona: “La questione rifiuti è cambiata negli anni e se un tempo si smaltiva tutto nel classico cassonetto ai giorni nostri tutto è cambiato. Questo comporta un sistema complesso di interventi che viene regolamentato nel rispetto dell’ambiente e della salvaguardia della salute pubblica. Le pubbliche amministrazioni impegnano risorse umane e mezzi atti a raccogliere i rifiuti in maniera differenziata, sollecitando nel contempo tutti ad essere il più possibile virtuosi”.
“Per farlo, confidano molto sulla sensibilità delle comunità che rappresentano e li mettono nella condizione di poter effettuare la regolare e ordinata raccolta dei rifiuti. Con il passare degli anni, le popolazioni hanno compreso che tutto questo è inevitabile e che tutti devono rispettare i processi organizzativi e le regole”, continua.
Ed ancora: “Ciò prevede uno step successivo che è quello legato alla lavorazione, al riciclo e allo smaltimento dei rifiuti urbani: il compostaggio dei rifiuti organici, la raccolta di vetro, plastica, alluminio e carta, destinati a nuova vita – osserva Marcello Palermo –. I rifiuti devono essere raccolti, trasportati e depositati in ‘Sicure’ discariche, garantite da processi di stoccaggio normati dalla legislazione in materia di sicurezza della salute e dell’ambiente”.
“Le discariche devono essere concepite e allocate in luoghi sicuri, che non abbiano vincoli ambientali, che siano di facile accesso e con efficienti infrastrutture per la viabilità – sottolinea il presidente di No SerradifalKo –. Tutte le altre alternative, compreso il trattamento meccanico biologico, sono già state scartate dalla Regione Siciliana, come si evince dalle documentazioni di procedura inerenti la valutazione ambientale del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti n. 3072, redatta dal Dipartimento Energia pochi giorni fa, consultabile nel sito istituzionale della Regione Siciliana”.
Marcello Palermo asserisce: “È voce di questi giorni che verrà realizzato, in contrasto con il piano regionale di gestione dei rifiuti, uno stabilimento per il trattamento meccanico biologico dei rifiuti in C/da Martino/Cerausa, zona interessata da uno smottamento attivo con presenza di un torrente, con vincolo ambientale e presenza di allevamenti e coltivazioni bio. Nello stesso sito, sono già presenti due discariche non sicure, con versamento di percolato, che ha già pesantemente compromesso l’intera area”.
Aggiunge, inoltre, che “l’associazione No SerradifalKo onlus non si è mai opposta a provvedimenti e attività rispettosi della legge bensì a quelle non rispettosi delle norme, soprattutto quando ad agire sono società che scambiano la salute pubblica e la salvaguardia ambientale con l’elemosina che vede la ‘promessa’ di qualche posto di lavoro. Ed è per questo che saremo presenti a tutti i tavoli interessati, alla presenza del Sindaco di Serradifalco, delle istituzioni e dei cittadini che in questi anni hanno seguito tutto il percorso TMB, per essere garanti dell’ambiente e della salute pubblica dei Serradifalchesi”.
“È per questo che chiediamo il sostegno di tutti i cittadini che saranno coinvolti e informati, a breve, di tutte le nostre iniziative. È arrivato il momento di dire basta”, conclude.
MICHELE BRUCCHERI
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