Movimento Territorio e Agricoltura – Movimento Terra è Vita – Pastori di Sardegna – Movimento Territoriale Agricoltori Calabria – Aspal Lazio ieri, 6 luglio, sono scesi in piazza insieme, a Lamezia Terme (in Calabria), per denunciare il crollo dei prezzi al campo, l’aumento vertiginoso dei costi delle materie prime e la concorrenza sleale di altri Paesi extra-europei. Questi processi hanno infatti causato un conseguente crollo dei redditi e rischiano concretamente di determinare la “morte” di tantissime aziende, evidenzia un comunicato stampa.
Dopo aver avviato una serie di interlocuzioni istituzionali, gli agricoltori hanno deciso di avviare una serie di “manifestazioni in strada” al fine di far giungere il “grido di dolore e di riscossa” degli agricoltori a tutta la popolazione.
Lo slogan scelto per questa prima manifestazione è “Fermiamo gli speculatori che inginocchiano gli agricoltori” perché la politica, sia a livello regionale che nazionale e comunitaria, invece di ascoltare le istanze dei produttori continua ad ascoltare e a tutelare i grandi gruppi commerciali che stanno trasformando l’Italia da straordinaria terra di produzione di cibo di qualità in una grande piattaforma commerciale nelle mani della speculazione finanziaria, prosegue la nota stampa.
Chiedono pertanto al Governo di intervenire immediatamente con provvedimenti volti a calmierare i costi di produzione e, parallelamente, con l’attivazione di meccanismi anticiclici, che garantiscano una stabilizzazione dei prezzi.
«Da Lamezia Terme parte la netta presa di posizione nei confronti delle istituzioni nazionali. Partiamo dalla Calabria, ma seguiranno azioni in Sicilia e nelle altre regioni! La lotta è dura!».
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