Questo 2022 è stato importante – per me – per svariate ragioni. È l’anno del ventennale de La Voce del Nisseno, coincide con i miei venticinque anni di iscrizione all’Albo professionale dei Giornalisti, è anche l’anno del conferimento di un prestigioso premio ottenuto a Spoleto. È l’anno della mia ripresa in campo radiofonico, dopo un lungo periodo di lontananza dall’etere!
Infatti, sono tornato in pista con la trasmissione “A Futura Memoria” su New Radio Station che proprio in questi giorni festeggia la sua prima candelina. Dieci puntate in diretta (sabato pomeriggio), con cadenza settimanale presso la nuova emittente radiofonica di Serradifalco. Un viaggio verso le emozioni e le riflessioni.
“A Futura Memoria” – denominata come il celebre libro dello scrittore Leonardo Sciascia – è stato un programma radiofonico all’insegna della musica e dell’informazione. Con varie e qualificanti rubriche. Vi ho lavorato (nel mondo radiofonico), in passato, per quasi un ventennio. L’enorme fascino della radio dunque ha catturato, nuovamente, il mio interesse. Con puntate ricche di sapori e di saperi.
Dieci puntate corpose, ma in-calzanti. Ogni sabato un aforisma diverso, poi l’angolo della poesia, la rubrica “Le mie righe” (un articolo a mia firma che ha raccontato un personaggio del territorio), “Un libro, un amico” (una breve recensione a mia firma di un bel volume da leggere – due suggerimenti sono stati invece a firma dell’avvocato Leonardo Costa). Tanta roba, come potete ben arguire (oltre alla musica di qualità e alle notizie in tempo reale dalle agenzie di stampa).
A questi solidi e preziosi “pilastri” portanti del mio programma radiofonico, vanno poi aggiunte le interviste in diretta (ciliegina sulla torta). Ben trenta interviste realizzate da me. Ho iniziato (esordio folgorante) con Pietruccio Montalbetti dei Dik Dik e Roberta Capua (già Miss Italia), per continuare con Gaetano Savatteri (giornalista del Tg5 e scrittore, autore della serie televisiva Màkari), la senatrice Barbara Floridia (sottosegretaria all’Istruzione), gli attori teatrali Giovanna Criscuolo e Vincenzo Volo.
Ed ancora (non è un elenco pedissequo, dimostra invece la pregevolezza e bellezza degli incontri): ho intervistato Manuela Di Centa (ex campionessa olimpionica di sci di fondo), il giornalista Salvo La Rosa, il celebre compositore e musicista Claudio Simonetti, l’archeologa Simona Modeo, la cantante e musicista Rita Forte, Enrico Bellavia (capo redattore centrale de L’Espresso).
E poi: gli artisti napoletani Arianna Morabito (batterista e percussionista) e Peppe Cirillo (cantautore), il regista e sceneggiatore Filippo Soldi, la docente universitaria partenopea Vincenza Fàraco, la cantante Francesca Alotta, la scrittrice e pittrice pugliese Antonella Tamiano, il giovane cantautore e musicista italo-nigeriano Chris Obehi, la poetessa e insegnante romana Elisabetta Pamela Petrolati.
Ho intervistato, inoltre, lo scrittore trapanese Attilio L. Vinci, la band marchigiana I Nova, le cantanti e musiciste Cinzia Tedesco (pugliese) ed Alessandra Celletti (romana), i Jalisse e Atmosfera Blu; la showgirl, attrice e cantante calabrese Margot Ferrari, lo scrittore e ingegnere informatico bolognese Mirco Goldoni, la giornalista e poetessa romana Silvana Lazzarino e la cantautrice e musicista romana Tiziana Radis.
Come si evince da tutti questi nomi e dettagli, un’esperienza intensa ed esaltante. I responsabili dell’emittente radiofonica vorrebbero che continuasse il mio cammino con loro, ma essendo oberato di impegni mi è pressoché impossibile conciliare tutto. Nonostante l’enorme fascino della radio, nella vita bisogna fare delle scelte.
Con la radio, senza ombra di dubbio, si riscopre la bellezza della parola come utile strumento di comunicazione. Essa racconta e descrive, indaga e interroga. Crea incontro (incontri), confronto, feconda riflessione per crescere. È un fascio di luce che illumina.
Raccontando, oggi, questa nuova esperienza volevo trasmettervi semplicemente la gioia di un’emozione autentica e genuina che è vita che pulsa.
MICHELE BRUCCHERI
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