Angelo Stramaglia, classe ’77, è un archeologo, un musicista, un bibliofilo, un melomane incallito, un cultore dei viaggi… Angelo è irresistibilmente attratto da tutto ciò che per lo scibile umano è ancora misterioso, enigmatico, inspiegabile e sfuggente.
Autore di libri di successo è già all’attivo con la stesura di nuove pubblicazione, di nuove opere che faranno parlare molto di lui in Italia… e non solo!
Cosa ti ha spinto ad intraprendere la carriera di scrittore?
Ciò che mi ha spinto ad intraprendere il mio percorso di scrittore è stata naturalmente la mia passione per la scrittura e il volermi mettere alla prova, in un certo qual modo, cercando di capire quanto fossi in grado di riuscire a porre nero su bianco le mie idee, le mie storie, le mie fantasie.
Hai delle abitudini particolari durante la scrittura?
No, nessuna abitudine particolare, mentre scrivo.
Che messaggio hai voluto lanciare con il libro “L’ultimo pontefice?”
Con “L’ultimo pontefice” mi premeva realizzare una vicenda che fosse piacevole e divertente da leggere, ma non solo. Era per me importante anche che inducesse a riflettere e porsi dubbi e domande su questioni scottanti e attualissime sulle quali spesso e volentieri i media hanno fornito una versione addomesticata, edulcorata, ben poco rispondente alla verità dei fatti, così spesso occultati, manipolati o addirittura ignorati.
Quando scrivi un nuovo libro ha già tutta la storia in mente o la elabori strada facendo?
Quando scrivo una nuova storia, sicuramente la elaboro strada facendo, non ho mai già ben chiaro in testa l’intera vicenda da narrare dall’inizio alla fine. Insomma, una scoperta di volta in volta anche per il sottoscritto.
Secondo te qual è il libro più bello che hai scritto?
Sono affezionato a tutto ciò che scrivo. Probabilmente, dovessi scegliere, anche perché è stata la mia prima pubblicazione pur trattandosi del mio secondo lavoro, direi “L’ultimo pontefice”.
Come hai scoperto la tua passione per la scrittura? Come l’hai coltivata?
Diciamo che la mia vita è sempre la medesima, ma certamente la scrittura ha arricchito la mia parte interiore, per così dire.
Come è cambiata la tua vita scrivendo?
Solitamente i miei libri sono sempre ispirati da vicende storiche realmente accadute o personaggi realmente vissuti ai quali m’appassiono e m’interesso a tal punto da provare poi a farvi ruotare intorno una serie di vicende che poi, nel caso dei miei lavori, risultano essere sempre il frutto di una fusione di realtà e fantasia, fatti veri e fiction letteraria.
Dove trovi l’ispirazione per i tuoi libri?
Direi che la passione per la scrittura è nata attraverso l’altra mia grande passione: la lettura. Ed è esattamente tramite essa che ho coltivato, nel tempo, la scrittura. Mi piace, sotto tale punto di vista, citare ciò che una volta disse Stephen King, parafrasandolo un po’: “Prima di provare a divenire grandi scrittori, bisogna essere dei grandi lettori”. Credo abbia assolutamente ragione.
Che sensazione si prova dopo aver scritto un libro?
Al termine della stesura di un libro, si prova una bella sensazione, che non saprei descrivere. Certamente è emozionante e si ha la sensazione come di esser giunti alla fine di un percorso molto lungo, faticoso e tortuoso, al termine del quale però si può godere di un incomparabile panorama. Ti volti indietro e ti dici: “però, tutta questa fatica, ma ne è valsa la pena!”
Come trovi l’ispirazione adatta per scrivere?
Diciamo che l’ispirazione giunge sempre piuttosto inaspettata. Ma quando arriva, la senti, la percepisci dentro, come quasi fosse una voglia da soddisfare e decidi di ricominciare con un nuovo percorso.
Quando ha capito di essere portata per la scrittura?
In verità penso di averlo capito quando ho cominciato a ricevere complimenti del tutto disinteressati da parte di coloro i quali avevano avuto modo di leggere i miei primi lavori e che tuttavia risalgono ad un’epoca antecedente a quella in cui avrei cominciato a cimentarmi nella narrativa tout-court. I miei primi tentativi di scrittura sono stati infatti contrassegnati dalla produzione, in prevalenza, di poesie e racconti brevi.
ILARIA SOLAZZO
“IL CACCIATORE DI ANIME” DI STRAMAGLIA IN TUTTE LE LIBRERIE ITALIANE
“Il cacciatore di anime” è il secondo libro scritto da Angelo Stramaglia edito con “Rosabianca editore”. Stramaglia è già autore del best seller internazionale “L’ultimo pontefice”. Di seguito vi proponiamo la scheda del suo secondo libro edito con “Rosabianca editore” https://www.rosabiancaedizioni.it/shop/gialli-e-thriller/il-cacciatore-di-anime/
“Il cacciatore di anime” ha una trama davvero sbalorditiva… in alcuni capitoli direi anche spiazzante! Una lettura che cattura l’attenzione, ben scritto e che sa tenere col fiato sospeso il lettore.
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Dettagli sul libro
Titolo: “Il cacciatore di anime”. Autore: Angelo Stramaglia. Casa Editrice: Rosabianca. Genere: Narrativa. Data: 25 settembre 2021. Formato: Cartaceo, Ebook. Pagine: 312.
Sinossi
“Dreamhole, due investigatori, Sam Lowell e Jim Norton, indagano sul ritrovamento del corpo della decima vittima di quello che sembra essere un serial killer diverso dal classico e banale maniaco da manuale di criminologia. L’omicida, infatti, lascia accanto alle proprie vittime dei foglietti con enigmi, scritti attraverso il codice De Vigenere.
Per risolvere questi rebus “la strana coppia” chiede aiuto al professore Autier, docente universitario di Storia Medievale con l’ossessione per il catarismo e la sua filosofia di vita, attitudini che si rivelano fondamentali per il prosieguo delle indagini. Cosa si cela dietro il modus operandi di questo diabolico assassino? Oscuri demoni fanno ritorno dal passato di un antico casato, quello dei Delaude della contea francese di Aude, risalente al XIII secolo. Un viaggio nel tempo in cui passato e presente s’intrecciano per dar vita a un avvincente thriller ricco di colpi di scena e tragiche scoperte”.
La casa editrice…
Il messaggio che vogliono inviare: la particolarità delle figure retoriche è la carica emotiva che abilmente trasferiscono a frasi semplici che tali resterebbero senza la loro magia. La letteratura è intrisa di questa magia, parole che promettono, ma nascondono. Lo scrittore come un illusionista avvolge di mistero la sua storia svelandosi a poco a poco.
Scrive di sogni, di vita e d’amore lasciando credere al lettore di avere in pugno la verità. Cerca tra le storie, tra le persone e cosparge le sue pagine di sogni e luce, quella luce che entra in ogni cosa, attraversa l’anima e raggiunge il cuore. Storie che si mostrano ma custodiscono un segreto: il punto di vista del lettore che attraverso l’immedesimazione raggiunge sé stesso e scopre la sua verità.
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