WALENŌ
La band nissena

Grinta, pazienza, studio, determinazione, sacrifici, voglia di farcela, talento… È tutto questo (e non solo) la band nissena WALENŌ a Sanremo. Dall’inizio, martedì scorso, e sino a domani presso Casa Sanremo Live Box. Quattro giovani brillanti e pieni di entusiasmo. E tra questi, il talentuoso Filippo Grottadaurea di Serradifalco.

WALENŌ
La locandina

Ma andiamo con ordine. La band emette i primi vagiti nell’ottobre 2021. Un gruppo affiatato. Oltre al serradifalchese Grottadaurea (diciottenne che suona il basso elettrico), ci sono Marcello Lachina di Caltanissetta (22 anni, suona la chitarra elettrica ed è anche corista), Gaetano Puccio di Sommatino (18 anni, alla batteria) e la sedicenne nissena Carla Giordano (voce).

Il gruppo nisseno WALENŌ nasce dalle influenze punk/rock del secolo scorso, miscelate sapientemente al pop del nuovo millennio. Sebbene giovanissimi, vantano una poderosa cultura musicale.

Quattro giovani battaglieri che amano visceralmente la musica. Nonostante la giovanissima età, hanno partecipato a vari festival di caratura nazionale. Nel luglio dello scorso anno hanno iniziato a lavorare al primo Ep in collaborazione con l’etichetta FM.WAVE sotto la supervisione del dinamico produttore nisseno Manuel Scarano.

La giovane band ha magistralmente superato le audizioni che si sono svolte a Caltanissetta lo scorso novembre presso AFM Accademia Formazione Musicale diretta dal tenace Ernesto Trapanese e partner ufficiale di Casa Sanremo, “arrivando così a potersi esibire direttamente a Casa Sanremo Live Box”, recita una nota stampa, ovvero “la vetrina d’eccellenza per gli artisti emergenti”.

Il primo lavoro ufficiale del gruppo esce proprio in concomitanza del Festival di Sanremo e la band nissena sta partecipando con il brano inedito “Fairy Tales” che è contenuto all’interno dell’Ep.

WALENŌ
La copertina

Questo nostro territorio, ricco di talenti, dimostra sempre capacità straordinarie su molti fronti. E quando si crea la proficua sinergia tra tutti gli attori in campo, i risultati arrivano. Giovani e non solo con le idee chiare, con il sostegno delle famiglie, la consulenza di professionisti seri e affidabili… Tutti ingredienti importanti, fondamentali. Ma ci vuole pure il sostegno delle istituzioni, pubbliche e private.

Bisogna aiutare il talento. Dare una mano concreta per migliorare e perfezionare le proprie qualità, per potenziarle. E canalizzarle poi adeguatamente.

MICHELE BRUCCHERI 

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