Emesse nuove interdittive antimafia a carico di due aziende nissene. Il provvedimento – dopo l’attività istruttoria – è a firma della Prefettura di Caltanissetta guidata dalla dottoressa Chiara Armenia. Le imprese in questione hanno sede a Riesi e a Mazzarino.
Nel 2018, il prefetto di Caltanissetta aveva già adottato un provvedimento inibitorio verso l’azienda di Riesi. A seguito di un’operazione antimafia, condotta dalla Procura della Repubblica.
Medesima decisione per l’azienda di Mazzarino, “a seguito dell’emissione, da parte del Gip di Caltanissetta, di un’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere a carico del suo socio amministratore”. È ritenuto vicino alla mafia. Attualmente è imputato per gravi delitti, commessi – spiegano fonti qualificate – avvalendosi del metodo mafioso.
In entrambi i casi, “le risultanze istruttorie hanno restituito l’esistenza di elementi attuali e qualificati in ordine al concreto pericolo di infiltrazione mafiosa tendente a condizionare le scelte delle imprese, portando ad escludere, in ambedue i casi, la natura occasionale del pericolo di permeabilità da parte di rilevanti contesti criminali”, viene spiegato.
Questi provvedimenti interdittivi si inseriscono nell’ambito della capillare azione di contrasto alla criminalità organizzata, svolta mediante l’utilizzo dello strumento della prevenzione amministrativa che, anche “grazie alla complessa attività di accertamento e analisi delle evidenze compiuto dal gruppo interforze antimafia coordinato dalla Prefettura, mira a preservare il tessuto economico sano dai tentativi di infiltrazione mafiosa, salvaguardando la libera concorrenza tra le imprese nel mercato e il corretto utilizzo delle risorse pubbliche”, conclude la nota.
MICHELE BRUCCHERI
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