Sicilbanca
La grande famiglia di Sicilbanca

Ognuno per gli altri e ognuno come meglio può. Per crescere insieme, in un territorio, ricco di bellezza. L’inaugurazione di ieri pomeriggio della nuova sede di Sicilbanca a Palermo, dedicata al versatile artista palermitano “Gino Morici”, può essere racchiuso in questo concetto iniziale che, forse, arbitrariamente sintetizziamo. Tutti i protagonisti, infatti, di questo importante evento sviluppano questa idea tanto semplice quanto impegnativa nel realizzarla.

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Il taglio del nastro

A Palermo, quindi, sorge una nuova filiale di Sicilbanca che, adesso, vanta 22 sportelli operativi in ambito siciliano. Con un personale di 102 dipendenti e una base sociale di quattromila soci. Gli uffici sono ubicati in Viale Lazio 9. La cerimonia, sobria ma intensa, è avvenuta ieri pomeriggio. Al taglio del nastro il presidente Giuseppe Di Forti, il direttore generale Michele Augello, l’amministratore delegato del Gruppo Cassa Centrale, Sandro Bolognesi, venuto dal Trentino, e il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla. La benedizione è stata affidata a Fra’ Vincenzo dei frati minori.

Questa nuova filiale palermitana, che sarà diretta dal preposto Alessandro Cosentino, si sviluppa su una superficie di 215 metri quadrati, “su un unico livello, con sette vetrine. Gli spazi, progettati per essere contemporanei e funzionali, riflettono l’impegno della banca nel marketing culturale, valorizzando arte e letteratura”, fa sapere l’efficiente ufficio stampa.

“La comunità palermitana avrà adesso a disposizione prodotti finanziari all’avanguardia offerti da una banca profondamente radicata nel territorio che, in linea con i valori del Credito Cooperativo, pone al centro delle sue attività le persone e il servizio alle comunità”, si legge nel comunicato stampa. Già da domani sarà operativa, “con un open day dedicato ai 600 soci palermitani e ai potenziali clienti”.

Il presidente Di Forti spiega: “Sicilbanca non è una banca di capitale, ma di persone. Una banca del territorio che opera in linea con i valori del Credito Cooperativo e con la guida del Gruppo Cassa Centrale, tra i primi dieci gruppi bancari italiani per solidità patrimoniale. Mettiamo al centro delle nostre attività le persone e siamo al servizio delle comunità”.

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Il momento della benedizione

Al nostro microfono, subito dopo l’inaugurazione, il sindaco di Palermo commenta: “L’apertura di una sede bancaria va a vantaggio di tutte le categorie, non solo quelle produttive ma anche sul piano dell’investimento sociale. Questo non può che essere motivo di soddisfazione per l’Amministrazione comunale e, ovviamente, per il sindaco”.

Sicilbanca coniuga solidità patrimoniale ed efficienza operativa con equilibri tecnici assai significativi che “vedono un CET1 del 35%, con un patrimonio netto di oltre 70 milioni di euro e un Cost/Income del 54%”. Nel 2023 ha consentito di realizzare un utile netto di 5,7 milioni di euro. La Voce del Nisseno ha seguito l’evento (ci si è spostati poi presso la splendida location Stand Florio).

Il presidente Di Forti è un fiume in piena. Con padronanza scenica e il consueto, brillante eloquio ha raccontato questo ambizioso progetto. Dapprima ringraziando i presenti (parecchi sono stati gli interventi sul palco, moderati dalla speaker radiofonica Kate Worker), “per la partecipazione speciale”. Ha ribadito, con chiarezza: “Mettiamo al primo posto Sicilbanca e il Gruppo Cassa Centrale, con questo evento”. Presenti alcune delegazioni provenienti dalla Campania, dalla Puglia e dal Lazio.

Ricorda che è stato completato un piano industriale iniziato due anni fa. C’è un “sostegno caparbio e convinto a questo progetto”. Fondamentalmente, è il Gruppo Cassa Centrale che “viene a Palermo con Sicilbanca, prima città metropolitana della Sicilia e quinta per popolazione in Italia”. Informa che per solidità, patrimonio, è il Gruppo primo in Europa (24%), mentre il suo istituto di credito fa ancora meglio. Come anticipato, raggiunge il 35%. Spontaneo e caloroso, scatta l’applauso.

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Il presidente Giuseppe Di Forti

“Il Credito Cooperativo è una famiglia – spiega –. Siamo una banca di persone, non di capitale. Non distribuiamo dividendi e il nostro capitale più importante è il capitale umano”. A questo importante evento c’è una buona rappresentanza della Palermo di tutti i settori, delle attività professionali e anche delle Università. Riprende: “Fare bene è uno strumento. La nostra mission statutaria è la crescita morale e sociale. Con le nostre attività culturali, seminiamo”.

“Non ci può essere una banca florida in un territorio sterile – osserva il presidente Di Forti –. La sterilità culturale è la peggiore. Noi siamo banca del territorio. Oggi non apriamo con un’agenzia, ma con una sede. Questa dignità ce la danno i soci, i veri protagonisti di questo progetto”. Dunque, una banca di comunità con persone disponibili. Sono, infatti, oltre seicento. Hanno aderito al progetto. “Dobbiamo mantenere il rapporto con il territorio”, ribadisce.

Fa capire che oggi le banche devono essere “poche, grandi, organizzate”. Tra l’altro, viene reso concreto l’indirizzo della Bce. “È un indirizzo dall’alto”, continua. Soltanto l’8 aprile scorso, è stato acceso il disco verde per l’autorizzazione. E in meno di sessanta giorni “abbiamo fatto tutto”. Tra gli applausi, dà la parola all’amministratore delegato del Gruppo Cassa Centrale, Sandro Bolognesi. Rinuncia a leggere le venti cartelle e a braccio osserva: “Da parte nostra c’è un convinto appoggio. Arrivare a Palermo poteva sembrare una scelta visionaria, ma oggi è realtà. Ed è motivo d’orgoglio. C’è stata caparbietà nel perseguire il progetto. Siamo a 50 anni di Cassa Centrale Banca come banca – conclude –, siamo a 5 anni come Gruppo. Bisogna fare bene banca, ma per fare del bene. Siamo fondati sul bene comune”.

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Alcuni momenti della giornata

Prima del rinfresco, il presidente Di Forti – tra le altre cose – elogia la professionalità di Sandro Tatano (direzione generale dell’agenzia di marketing & comunicazione integrata) e della giornalista Lisa Sanfilippo per l’efficace e capillare lavoro di comunicazione. Il direttore generale Michele Augello ragiona: “Abbiamo una grande responsabilità e nuovi stimoli. In un percorso iniziato 28 anni fa. All’inizio, questa apertura palermitana, era considerata un’idea azzardata, ma oggi è realtà”.

Per il direttore generale bisogna “contribuire a sostenere il territorio e la comunità di Palermo, non solo con iniziative di carattere economico, ma anche sociale e culturale. Questa è una banca del territorio a sostegno dell’economia locale. Abbiamo già un forte legame con Palermo. Abbiamo – conclude – un prodotto lordo bancario di 9 milioni di euro tra impieghi e raccolta. Dobbiamo soddisfare i bisogni finanziari dei soci e dei clienti, attraverso un’offerta completa e moderna di prodotti e servizi creati su misura. Il sogno oggi diventato realtà sia foriero di benessere e prosperità”.

MICHELE BRUCCHERI        

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