Nel Nisseno, con i dati odierni diramati dall’Asp di Caltanissetta, si registra un lieve calo del contagio. Infatti, secondo l’ultimo report le nuove infezioni sono 67. Tuttavia, la notizia principale inerisce il considerevole numero di guariti: ben 177.
Delle 67 nuove infezioni al Covid-19, quasi un terzo sono riconducibili a Niscemi: sono infatti 23. Poi c’è Gela con 22 nuovi casi, segue il capoluogo nisseno con 12, Serradifalco con tre nuovi casi positivi, Campofranco con due, analogamente Mussomeli e Santa Caterina Villarmosa con due nuovi pazienti ciascuno e, infine, Milena con una nuova positività.
I ricoveri in degenza ordinaria sono quattro: uno del capoluogo, uno di San Cataldo, uno di Campofranco e uno proveniente da fuori provincia. I dimessi dalla degenza ordinaria sono un paziente di Caltanissetta e uno di Gela.
Si registra un decesso: si tratta di un paziente di Caltanissetta. Ad oggi, le vittime sono state 266 (trenta sono i pazienti provenienti da fuori provincia).
Come anticipato, sono ben 177 i nuovi guariti. Dettagliatamente: 76 di Niscemi, 58 di Gela, 16 di Caltanissetta, 7 di San Cataldo, 4 di Butera, 4 di Campofranco, 4 di Mazzarino, 3 di Santa Caterina Villarmosa, 2 di Resuttano, 2 di Mussomeli, 1 di Riesi.
In data odierna, dunque, i casi positivi nel Nisseno sono 1.525. di questi, 53 sono pazienti ricoverati presso il reparto di Malattie infettive. E quattro pazienti sono in Terapia intensiva. Ci sono anche due pazienti ricoverati fuori provincia e conteggiati.
I numeri del contagio, attualmente, sono questi: Acquaviva Platani 1, Butera 18, Campofranco 44, Caltanissetta 168, Delia 2, Gela 451, Mazzarino 40, Milena 2, Mussomeli 30, Niscemi 616, Riesi 23, San Cataldo 32, Santa Caterina Villarmosa 22, Serradifalco 26, Sommatino 46, Vallelunga Pratameno 2.
Come sostengono in tanti, per proteggersi dal contagio è auspicabile la vaccinazione. Per affrontare meglio anche le prossime settimane autunnali. Sono in programma, nel territorio, diverse campagne vaccinali. L’obiettivo è vaccinare il più possibile. Per aggredire con forza il maledetto Coronavirus.
MICHELE BRUCCHERI
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