Sebbene non sia una sacra rappresentazione, né liturgia e nemmeno pietà popolare – così dichiara al nostro microfono l’arciprete Giovanni Galante -, il giovedì mattina Serradifalco vive da parecchi anni, ormai, il tradizionale “viaggiu di li santi”. Viene chiamato volgarmente in questi termini.
Dal prossimo appuntamento, invece, si registra una interessante novità; per non disperdere questo momento, ma per valorizzarlo adeguatamente. Una proposta accolta positivamente dall’associazione Addolorata.
In sostanza, si sposterà al giovedì pomeriggio. Intorno alle ore 16, la statua della Maddalena partirà dalla chiesa Immacolata Concezione. Presso la chiesa San Giuseppe si unirà alla statua di San Giovanni e, infine, si giungerà alla chiesa Madonna del Carmelo dove verrà prelevata la statua dell’Addolorata.
Da via Roma, dunque, partirà questa vera e propria processione o “corteo introitale”, puntualizza padre Galante. Un modo solenne, sulla falsariga della processione della Domenica delle Palme, per celebrare poi il triduo pasquale.
Le tre statue, quindi, privatamente verranno portate nelle tre chiese e da via Roma, alla presenza del clero ed eventualmente delle autorità, insieme si muoveranno per giungere alla chiesa Madre per iniziare il toccante triduo pasquale. Si dà certamente un significato nuovo ed importante, a un livello superiore.
In passato, i tre simulacri venivano prelevati dalle abitazioni private. Durante l’anno, le tre statue erano conservate da varie famiglie. Presumibilmente per una particolare devozione. In occasione della Settimana Santa, venivano portate in chiesa a spalla dalle donne del paese. Non si seguiva un percorso logico. Era legato più alle persone e alle famiglie, alle tradizioni e ad esigenze di visibilità.
Sovente, ci ricorda la nostra guida di memoria storica, era una pseudo processione lunga, che non aveva senso il giovedì mattina. Estenuante e con poca gente, soprattutto gli interessati, senza clero. Giri tortuosi, addirittura con una statua che partiva da contrada Mintina. Era articolata e farraginosa.
Ora, questa tradizionale “annacata” al femminile, accompagnata sempre dalla banda musicale, diventerà invece occasione processionale solenne, oggetto della devozione di pietà popolare. Più corta e più intensa, che porterà il corteo in chiesa per un lungo e vibrante momento di preghiera e di riflessione.
MICHELE BRUCCHERI
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