Giulio “Rosk” Gebbia è un fiume in piena. A Milano ha realizzato una nuova e interessante opera artistica, di grande valore. Di Serradifalco, il brillante giovane – artista di strada – ha “partorito” un progetto importante, un murales che ha come tematica l’eliminazione delle distanze e delle disuguaglianze.
Un murales ecologico, un’opera di ben duecento metri quadrati, intitolato “Close the Gap, Open your Future”. Questa pregevole e significativa opera, l’ennesima per il giovane di Serradifalco, si trova a Milano in via De Castillia, sulla facciata di un imponente edificio.
È stata sponsorizzata – questa meravigliosa opera artistica – da Fastweb e sostanzialmente raffigura un bambino e una bambina che spingono i muri, apparentemente fissi e inamovibili, per accorciare significativamente la distanza che li separa.
Un messaggio chiaro e forte: eliminare le distanze che, ineluttabilmente, creano disuguaglianza. La splendida opera dell’artista di strada serradifalchese è stata inaugurata alla presenza dell’amministratore delegato di Fastweb, Alberto Calcagno, nonché dell’assessore comunale alla Casa di Milano, Pierfrancesco Maran.
Si abbellisce così la città, si dà un messaggio importante e forte. Basta poco per riqualificare gli insediamenti urbani, basta la buona volontà e se si coinvolge un artista di strada di notevole livello come Giulio “Rosk” Gebbia il risultato finale è sicuramente assicurato.
“Tra le particolarità di questo nuovo murales c’è che è stato realizzato con Airlite, una tecnologia che consente la purificazione dell’aria”, spiegano gli esperti.
In questo murales, Giulio “Rosk” Gebbia in pratica propone un messaggio di vibrante attualità. Ovvero: eliminare tutte le distanze che creano disuguaglianze e naturalmente impegnarsi per costruire nuovi percorsi inclusivi. Per una società più equa e migliore.
Gebbia ha un lungo e blasonato curriculum artistico. Poche settimane addietro ha realizzato un murale che ricorda il giovane serradifalchese Calogero Aquilina, morto prematuramente l’anno scorso. E nel dicembre 2020, sempre a Serradifalco, ha realizzato un poetico murales intitolato a padre Filippo Bonasera, il sacerdote dei poveri e degli ultimi.
MICHELE BRUCCHERI
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