Giampiero Modaffari è candidato all’Assemblea regionale siciliana e alla Camera dei Deputati. Nella lista di Cateno De Luca, già sindaco di Messina e aspirante all’incarico di Presidente della Regione Sicilia (elezioni del prossimo 25 settembre).
Poco meno che sessantenne (è della classe 1964), è sposato e padre di due figlie. Da ben trent’anni è docente. Attualmente insegna Topografia e Costruzioni presso una scuola superiore del capoluogo nisseno.
Ingegnere e libero professionista, nel corso degli anni ha collaborato attivamente con diversi enti pubblici. È stato, Giampiero Modaffari, presidente del Consiglio comunale di San Cataldo (dal 1997 al 2001), e complessivamente ben diciassette anni consigliere comunale (sino al 2014). Proprio in quell’anno, diventa sindaco di San Cataldo (sino al 2019).
Ancora oggi è consigliere comunale, eletto lo scorso anno ad ottobre. “Ho dedicato gran parte della mia vita politica – scrive – senza padrini né padroni, improntando tutta la mia attività al confronto e alla collaborazione costante con i cittadini”.
E prosegue: “Ho toccato con mano e sentito di prima persona la profonda delusione del cittadino verso una politica che è lontana dalle sue istanze, dai suoi bisogni e dalle sue necessità. La mia candidatura vuole rispondere a questo senso quasi di rassegnazione con l’ottimismo, l’entusiasmo, la passione e la dedizione che sono sempre stati i tratti caratterizzanti della mia vita privata e politica”.
Per Modaffari, “nessuno deve essere lasciato indietro”. Questo ragionamento vale sul piano sociale, civile ed economico, sottolinea. “In Cateno De Luca – rimarca – ho trovato volti nuovi, lo spazio giusto per contenere idee positive e che mirano al reale rilancio della nostra terra; una prospettiva di rinnovamento vero, fondato su competenze e responsabilità che sappiano portare la Pubblica Amministrazione lontana dal modello burocratico e del vecchio stile partitico”.
“Siamo politici capaci, preparati e corretti, scelti perché spinti da passione, da genuino senso di responsabilità – evidenzia Giampiero Modaffari –. Sappiamo che la Sicilia ha bisogno di proposte concrete ed equilibrate, democratiche, che mirano a diminuire il divario tra Nord-Sud, che è enorme sotto tutti i punti di vista: sociale, culturale, lavorativo”.
Infine: “Sono e siamo qui non perché ‘siamo stanchi di…’, ma perché abbiamo voglia e forza di cambiare le cose, perché ci crediamo. Perché sappiamo che c’è una Sicilia come noi, che merita di essere guardata con più attenzione, con più amore, più rispetto. Con noi, la Sicilia ‘sceglie’ di non rimanere più indietro”.
MICHELE BRUCCHERI
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