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Francesco Arena

Il pane è un bene prezioso, da valorizzare al massimo. Lo sa bene il messinese Francesco Arena, il panettiere più premiato di Messina, che ha trasformato la sua passione in lavoro, grazie all’insegnamento trasmesso dal padre Masino. Una passione che gli ha permesso di farsi conoscere e apprezzare anche al di fuori del suo panificio/bistrot (di via Tommaso Cannizzaro), come uomo generoso, sempre pronto a dare il suo contributo nelle occasioni importanti e nelle iniziative benefiche.

Un uomo che vive per sua la famiglia, ma anche per il suo lavoro che considera una missione. «Quello del panettiere – commenta il fornaio di Messina – è un mestiere chiave perché la buona alimentazione parte da quel che tutti i giorni mettiamo nelle nostre tavole, e il pane da secoli è stato sempre l’elemento principe».

Di ritorno da Calatabiano, a Catania, dove nei giorni scorsi Francesco Arena è stato protagonista dell’evento benefico “Famiglie Oltre”, a sostegno del progetto “Impara Giocando” per costruire una struttura polivalente per i bambini fragili e le loro famiglie, l’Ambasciatore del gusto è volato a Roma dove, questa mattina, presso il Palazzo delle Esposizioni, ha ritirato il premio del Gambero Rosso.

Per il terzo anno consecutivo Francesco Arena riconferma i 3 pani nella Guida Pane & Panettieri, il riconoscimento più prestigioso per la sua categoria. Sono solo 4, infatti, con quello di Arena, i panifici che in tutta la Sicilia sono stati premiati con i 3 pani.

«La Sicilia è una terra che ha voglia di farsi valere e io sono veramente felice perché stiamo dimostrando di essere una Regione con carattere», dichiara. Sono queste, infatti, le prime parole pronunciate sul palco del Gambero Rosso dall’emozionato e raggiante Francesco Arena che è stato premiato insieme ai tre colleghi di Trapani, Palermo e Catania.

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La premiazione

A Roma, Francesco Arena ha portato con sé tanta Sicilia, facendo degustare i piparelli, tipici biscotti messinesi, preparati con farina di maiorca e mandorle di Avola e il suo pluripremiato pane con lievito madre e farine di grani antichi, tumminia e perciasacchi molite a pietra.

«Ringrazio il Gambero Rosso. Sono soddisfatto di questa riconferma che premia i sacrifici della mia famiglia e dei miei collaboratori. Un ringraziamento particolare va a chi tutti i giorni ci dà la forza per andare avanti, i nostri clienti che trovano in noi un pezzo di famiglia. Il pane è condivisione e la famiglia è il porto sicuro in cui si condivide tutto», ha concluso l’Ambasciatore del gusto al microfono de La Voce del Nisseno (versione online).

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