Nell’ambito del progetto “A scuola di Archeologia: conosciamo e tuteliamo il patrimonio culturale di Caltanissetta”, gli alunni delle classi prime della scuola media “G. Verga” (18 e 19 maggio) e delle classi quarte e quinte della scuola primaria “A. Caponnetto” (23 e 24 maggio) hanno visitato il sito archeologico di Gibil Gabib, accompagnati dalle loro insegnanti (Giovanna Napoli, Irene Miraglia, Crocifissa Palermo, Ornella Cancemi, Paola Giammusso, Antonella Lattuca, Arianna Anello, Ivana Stringi, Simona Marotta, Rosaria Cammalleri, Sonia Maira, Sonia Arengi, Patrizia Chiantia, Simona Passare, Patrizia Rando, Adriana Campione, Gaetana Altovino, Stefania Gruttadauria, Luisa De Trovato, Patrizia Scarlata, Concetta Giambri, Maria Teresa Iacuzzo, Antonella Terrasi, Maria Finocchiaro, Morena Piave) e guidati da Simona Modeo, docente referente del progetto e vicepresidente regionale di SiciliAntica e da Stefania D’Angelo, presidente della sede nissena di SiciliAntica.
Durante il percorso di visita, che ha consentito loro di conoscere l’evoluzione storica dell’anonimo centro indigeno ellenizzato, dall’antica età del Bronzo (2200-1450 a.C.) agli inizi del III sec. a.C., ammirando le antiche strutture dell’abitato e le sepolture delle necropoli, i discenti hanno partecipato a un’istruttiva attività di survey (ricognizione di superficie), alla ricerca dei numerosi frammenti di ceramica, indigena e greca, sparsi sul pianoro dell’altura.
I reperti trovati dai “giovani archeologi” sono stati portati all’interno dell’Antiquarium didattico del sito dove sono stati presi in esame dalle guide, Simona Modeo e Stefania D’Angelo, che hanno spiegato e descritto loro le caratteristiche di ogni singolo frammento rinvenuto. Gli alunni hanno partecipato con grande entusiasmo e impegno all’attività di survey, imparando a riconoscere e a individuare i frammenti ceramici presenti nel terreno e diventando così archeologi per un giorno.
Il dirigente scolastico, Maurizio Lomonaco, partecipando alla visita didattica di oggi, ha plaudito all’iniziativa e ha ribadito l’importanza dei progetti di educazione al patrimonio culturale, in quanto si protegge solo ciò che si ama e si ama solo ciò che si conosce, con l’auspicio che le nuove generazioni possano acquisire un senso di appartenenza e di riappropriazione dei nostri Beni Culturali per dare un futuro alle testimonianze del nostro passato.
La visita al sito di Gibil Gabib è l’ultima fase prevista dal progetto, iniziato a fine ottobre, che si concluderà con la consegna di un attestato di partecipazione a tutte le classi coinvolte e con la presentazione del prodotto finale del progetto, un catalogo digitale dei principali siti archeologici del territorio nisseno realizzato dagli stessi alunni.
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