Nei giorni scorsi la diga “Sciaguana”, nel territorio del Comune di Agira (Enna), è stata svuotata ed oggi è del tutto in secca.
“Dalle prime informazioni, lo svaso sarebbe stato deciso dal “Consorzio di Bonifica 6 di Enna, gestore del bacino”, si legge nella nota stampa inviata al nostro giornale. “Lo spettacolo che adesso si presenta agli occhi di tutti è terribile: il lago non esiste più, al suo posto una distesa di fango e limo teatro di una vasta moria di fauna ittica, con centinaia di esemplari ormai agonizzanti nelle residue pozze d’acqua in via di prosciugamento”.
Per Wwf Sicilia Centrale si tratta di un vero e proprio disastro ambientale: l’invaso Sciaguana ospitava una diversificata ed abbondante fauna ittica – rappresentata, tra gli altri, da Carpa, Carassio, Persico trota, Luccio, Tinca; “senza contare – prosegue la nota – le importanti popolazioni di anfibi che vivono in questi laghi, che comprendono anche specie tutelate a livello europeo, nonché i numerosi uccelli acquatici anche nidificanti, di specie migratorie tutelate ai sensi della L. 157/1992 (avifauna selvatica costituente ‘patrimonio indisponibile dello Stato’) ed anche a livello comunitario ed internazionale”.
In merito al dissennato svuotamento del bacino, il Wwf ha notificato “a ben 10 enti diversi un lungo ed articolato esposto in cui si denuncia il disastro ambientale in atto presso la diga. Nel contempo, l’Associazione ambientalista ha chiesto al Consorzio di Bonifica di accedere agli atti, per comprendere i motivi e le responsabilità di tale devastante scelta”.
“Ai reparti specializzati dell’Arma dei Carabinieri abbiamo chiesto di accertare se nello svaso della diga Sciaguana siano ravvisabili fattispecie penalmente rilevanti – dichiara Ennio Bonfanti del Wwf – procedendo, in caso affermativo, con apposite indagini di polizia giudiziaria ed accertamenti tecnici sui luoghi e sulle cose, raccogliendo quant’altro possa servire per l’individuazione dei soggetti responsabili”.
“Su questa vicenda, il Wwf presenterà sicuramente una dettagliata informativa all’Autorità giudiziaria”, conclude.
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