È morto Emanuele Macaluso, storico dirigente del Pci. Nisseno, aveva 96 anni. E stamattina è stato ricordato al Senato dal premier Giuseppe Conte. “È stato un grande protagonista della vita politica e culturale italiana”.
Novantasei anni, è morto stanotte a Roma. Era nato a Caltanissetta il 21 marzo 1924. La sua carriera politica iniziò nel 1951 come deputato regionale all’Assemblea regionale siciliana. Era già stato leader della Cgil siciliana e dei parlamentari comunisti in Sicilia. Macaluso fu parlamentare per sette legislature (dal 1963 al 1992) e amico personale con tanti personaggi di primo piano: Berlinguer, Napolitano, Sciascia, Guttuso…
Fu direttore anche de “L’Unità” dal 1982 al 1986, nonché direttore de “Il Riformista”. Aderì al Pds, quando il Partito comunista italiano si sciolse. “Si è spento il faro. Resta la scintilla”. Così l’attuale ministro del Mezzogiorno, Peppe Provenzano, suo amico personale e nisseno pure lui (di Milena). Cordoglio unanime per la scomparsa di questa figura politica e culturale di notevole importanza. Da ogni parte: dal territorio e sino ai massimi livelli istituzionali. Al Senato, stamattina, un minuto di silenzio per onorarne la memoria.
Il sindaco di Caltanissetta, Roberto Gambino, scrive: “Oggi la città è più orfana, tutti siamo più orfani. Abbiamo perso un pezzo di storia della politica Italiana che è partita da qui. Il senatore Emanuele Macaluso ci ha lasciati, ma resterà il suo esempio politico. La lotta per i più deboli, le battaglie a favore dei minatori, contro la mafia del latifondo, un uomo coraggioso, colto, un giornalista arguto. Un politico di grande spessore da cui tutti al di là delle ideologie dobbiamo prendere esempio. Grazie senatore”.
MICHELE BRUCCHERI
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