A Riesi, nelle ultime 48 ore, si sono registrate una trentina di guarigioni. Ben 25, per l’esattezza. Dieci soltanto ieri, secondo il consueto bollettino diramato dall’Azienda sanitaria provinciale di Caltanissetta. E attualmente, dunque, sono 92 le infezioni nel paese (complessivamente ha avuto 718 casi, dall’inizio dell’emergenza sanitaria). Cala adesso la curva epidemica.
I dati aggiornati a ieri sono questi: 107 nuovi casi positivi in provincia di Caltanissetta. Tutti, ovviamente, in isolamento domiciliare. Sono così distribuiti: 44 pazienti di Gela, 43 di Niscemi, 11 di Caltanissetta, 4 di Santa Caterina Villarmosa, 2 di Delia, 1 di San Cataldo, 1 di Sommatino e 1 di Vallelunga Pratameno.
I ricoverati in degenza ordinaria sono due pazienti di Sommatino, già comunque in isolamento domiciliare. È stato dimesso dalla degenza ordinaria un paziente di Campofranco.
Le guarigioni sono 97: 67 pazienti di Gela, 16 di Mazzarino, 10 di Riesi, 2 di Caltanissetta, 1 di Butera e 1 di Niscemi.
I casi positivi nel Nisseno, ad oggi, sono 1.526 dei quali 40 ricoverati nei reparti di degenza ordinaria degli ospedali di Caltanissetta e Gela (uno fuori provincia). Nonostante Gela si confermi la città con la più alta incidenza di nuovi contagi giornalieri, il dato degli attuali positivi è in diminuzione per via dell’alto numero di guariti.
A Riesi, con queste nuove guarigioni, si incomincia a respirare. Ciò che si chiede, giustamente, è indossare le mascherine quando si rende necessario, rispettare rigorosamente il distanziamento fisico, igienizzare frequentemente le mani e – soprattutto – farsi vaccinare. Queste sono, al momento, le nostre uniche ed efficaci armi per contrastare il Coronavirus e le sue pericolose, subdole varianti.
La Sicilia, purtroppo, da giorni registra numerosi casi di positività. Ha la maglia nera in fatto di contagi e anche in fatto di profilassi. Poche vaccinazioni. E questo può rivelarsi dannoso, non soltanto dal punto di vista sanitario ma anche economico e sociale.
MICHELE BRUCCHERI
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