Si registra un forte entusiasmo e una palpabile soddisfazione a Campobello di Licata. Per l’iniziativa di ieri legata alla donazione degli organi. L’evento informativo e di sensibilizzazione è stato promosso dalla Fidapa (sezione di Ravanusa e Campobello di Licata), di cui è presidente la dinamica Maria Rita Bonetta, in collaborazione con il gruppo comunale Aido “Elide Cangialosi” di Canicattì, guidato dalla presidente Gabriella Giarratana.
È stata una proficua giornata di sensibilizzazione sulla donazione degli organi tessuti e cellule, dichiarano entrambe. “La donazione di organi è un gesto di grande generosità e compassione. Ogni sì alla donazione può fare la differenza e salvare vite umane”, asseriscono.
E poi: “Ricordiamoci che la donazione è un atto volontario e gratuito. Oggi (ieri, ndr) abbiamo avuto l’opportunità di discutere sull’importanza della donazione degli organi. È incoraggiante sapere che l’iniziativa ha ricevuto molte adesioni e coinvolto tanta gente”.
Nel corso dell’appuntamento informativo e di sensibilizzazione è stata anche consegnata una targa di ringraziamento – da parte della sezione provinciale dell’Aido di Agrigento (era presente il presidente Antonio Lauricella) – alla famiglia della signora Anna Giordano che “in vita, con grande atto di generosità, aveva detto sì alla donazione”, sottolineano.
Per Maria Rita Bonetta è stata una “giornata emozionante, di grande confronto e soprattutto consenso. C’è stato riscontro in molte persone che, con altruismo e generosità, hanno detto sì alla donazione. L’unione fa la forza”. Infine, per Gabriella Giarratana: “Certamente è importante riflettere sull’importanza della donazione, sul dono prezioso della vita e su ciò che possiamo fare per gli altri”.
Dalla proficua sinergia della Fidapa e dell’Aido, dei loro soci, si dà dunque una mano concreta alla società. Per farla crescere significativamente. Manifestazioni del genere sono un valore aggiunto per le comunità. Grazie alla sensibilità degli aderenti. Sicuramente vi saranno altre occasioni di sensibilizzazione e confronto.
MICHELE BRUCCHERI
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