Il Collettivo Letizia di San Cataldo è tra i promotori della campagna referendaria contro l’autonomia differenziata. E in un comunicato stampa, il portavoce Gianfranco Cammarata, spiega: “Inviteremo le nostre popolazioni a firmare per il referendum e successivamente lavoreremo perché venga raggiunto il quorum dello stesso. Il nostro desiderio è che questa legge venga abrogata e che se ne scordino del tutto le logiche e gli obiettivi”.
“La legge – prosegue Gianfranco Cammarata – tende a dare di più a chi ha già tanto, mentre dice agli altri di arrangiarsi con il poco di cui sono in possesso. È esattamente il contrario di quello che dovrebbe essere fatto: aiutare i meno abbienti perché raggiungano i livelli medi dell’intera popolazione”.
“È quello che fece la Germania, al momento dell’abbattimento del muro di Berlino – continua –. L’unificazione del territorio tedesco mise in evidenza come la parte ex comunista della Germania fosse in netto ritardo rispetto alla parte occidentale. Perciò il governo tedesco decise una massiccia campagna di investimento nella parte orientale, raggiungendo così il risultato di mettere tutti i suoi Land in condizione di competere a parità di condizioni”.
“Il meridione d’Italia è in netta condizione di inferiorità strutturale ed economica rispetto ai territori del settentrione. Noi non chiediamo politiche assistenziali per il centro-sud italiano, bensì investimenti che consentano di recuperare il gap oggi evidente. Il governo Meloni, invece, ha voluto dare agli studenti più bravi libri nuovi e aule riscaldate, lasciando agli studenti meno bravi i libri già usati e spegnendo i termosifoni delle loro scuole”, evidenzia Cammarata.
“Ha voluto dare ulteriori tecnologie sanitarie avanzate agli ospedali del Nord dicendo agli operatori sanitari del centro-sud di arrangiarsi con quello che hanno – conclude –. Hanno dimenticato che il paese Italia avrebbe tutto da guadagnare, invece, se il centro-sud diventasse più fiorente e produttivo. Per tali motivazioni il Collettivo Letizia sarà impegnato nella raccolta delle firme per un referendum che affonderà questo tentativo di creare altro danno ai martoriati territori del centro-sud italiano”.
MICHELE BRUCCHERI
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