cellulari
Smartphone

È impressionante, a tratti quasi comico, vedere giovani e adulti che parlano camminando, con un cellulare all’orecchio, come alienati mentali, o a tavola con i propri familiari, muti e con la testa china su quell’apparecchietto, intenti a cercare chissà cosa come se non ci fosse un altro momento per farlo. Ci sono adulti, poi, che su un mezzo pubblico o in presenza di altri, anziché parlare sottovoce, spifferano ai quattro venti le loro conversazioni urlando e disturbando chi sta loro vicino.

Ai bambini, fin dalla più tenera età, per farli stare tranquilli, i genitori mettono in mano un cellulare e, inconsapevolmente, fanno loro del male. Studi recenti hanno scoperto che il suo uso eccessivo danneggia il cervello, soprattutto in tenera età. Il cellulare, assieme agli altri strumenti elettronici, ha cambiato il nostro modo di vivere e di relazionarci, è entrato a far parte del nostro uso quotidiano e, purtroppo, non possiamo più farne a meno.

È uno strumento utilissimo se si sa usare con intelligenza, ma può diventare pericoloso, certi fatti di cronaca lo testimoniano. Ma di questo, per certi versi magico, strumento conosciamo tutto?

Cosa bisogna sapere

Nel momento in cui decidiamo di acquistare o cambiare un cellulare, difficilmente ci soffermiamo a pensare su come è stato costruito e sui materiali che lo compongono, se lo facessimo forse lo cambieremmo meno spesso. Esso è composto da minerali di provenienza africana, frutto di manodopera sottopagata, se non schiavizzata. Uno di questi minerali è il coltan di cui sono ricchi la Repubblica democratica del Congo, il Rwuanda e l’Uganda.

Questo minerale è uno dei componenti fondamentali dei nostri cellulari, dei nostri computer, delle nostre videocamere, ed è un conduttore, un metallo preziosissimo, più prezioso dei diamanti, molto richiesto dalle aziende produttrici di elettronica perché serve ad ottimizzare il consumo di corrente elettrica.

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Le miniere di coltan somigliano alle cave di pietra e il minerale si ricava spaccando la roccia. Viene estratto dai minatori a mani nude e poiché contiene uranio, quindi radioattività, provoca tumori ed altre malattie. Grosse multinazionali controllano le miniere, spendono ingenti cifre per l’estrazione di questo prezioso minerale, ma non le utilizzano per costruire scuole e ospedali, né per migliorare le condizioni di vita degli operai e delle popolazioni di quei Paesi, tutt’altro.

Esse servono a finanziare la guerra tra le varie etnie, a finanziare le milizie locali e a mantenere uno status quo favorevole ai loro affari. Una situazione che in Congo ha provocato milioni di morti e causato gravi danni ambientali in bellissime riserve naturali e parchi nazionali. Il minerale viene trasformato in componenti metallici ed esportato in Europa e negli Usa dove le grandi aziende di elettronica li usano per la produzione di cellulari, computer, tablet…

Cosa possiamo fare noi per impedire che operai innocenti vengano sfruttati e perdano la vita in quelle miniere da cui si ricavano i suddetti minerali? Qualcosa possiamo fare, ad esempio possiamo moderare l’acquisto di elettronica e non farci tentare dalle novità che le aziende propongono a loro vantaggio. Se vogliamo che vengano rispettati i diritti umani ed essere anche noi rispettati come consumatori, riflettiamo ed agiamo.

Cosa fare dei vecchi cellulari

Spesso non si sa cosa fare dei vecchi cellulari, si lasciano in un cassetto o, malauguratamente, si disperdono nell’ambiente. Non si sa che il 96% dei materiali che compongono un telefonino può essere riciclato e che all’interno di esso c’è un piccolo tesoro. I circuiti interni, per esempio, contengono rame, che può servire per produrre cavi elettrici, aspirapolveri, asciugacapelli…

Nello schermo a cristalli liquidi ci sono metalli poco conosciuti, ma molto preziosi come il cerio, il lantanio, il terbio, che possono essere utilizzati per la produzione di apparecchiature high tech o per fare batterie. Nei circuiti interni non manca l‘oro, usato per creare gioielli o lingotti. Dalla scheda si possono ricavare: ferro, utile per la produzione di materiali da pavimentazione e argento per pomate mediche e gioielli.

Nella batteria sono presenti: il cobalto e il litio, utili per la fabbricazione di altre batterie e, infine, plastica da riciclare nell’edilizia sotto forma di tubi e guaine. I vecchi cellulari, con la raccolta differenziata di questi materiali speciali, non saranno più inutili ingombri nei cassetti di casa nostra, né fonte di inquinamento se dispersi nell’ambiente, ma daranno vita a nuovi prodotti e a nuove applicazioni. Perciò…

GRAZIELLA MORREALE

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Da “Pensieri nel vento” di Graziella Morreale

AUTUNNO

Piove sulle zolle

arse da una lunga estate.

La pioggia s’insinua intrigante

tra i sotterranei passaggi e,

a quell’umida carezza,

la terra freme.

Vaga il pensiero

tra i loquaci silenzi

della campagna ottobrina,

e un senso di pace

pervade il cuore.

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