Un concorso tanto originale quanto coinvolgente quello denominato “Taste, Selfie & Win Sicily”. Cioè l’occasione per scattare un selfie con il gruppo statuario dell’Ultima Cena della Settimana Santa di Caltanissetta e vincere un soggiorno di quindici giorni da vivere durante i riti del periodo pasquale. Una bella iniziativa che vede, tra i principali sponsor, la Banca del Nisseno guidata dal presidente Giuseppe Di Forti.
La mitica Vara nissena (opera di Francesco Biancardi) è stata presente, ad ottobre, presso il Cluster Biomediterraneo dell’Esposizione Universale di Milano. Della delegazione facevano parte il sindaco del capoluogo Giovanni Ruvolo, un assessore comunale della sua giunta, Massimo Bellomo (Innovazione e sviluppo), il responsabile unico del Cluster Biomediterraneo a Expo, Dario Cartabellotta, e il presidente della Pro Loco, Giuseppe D’Antona.
Ai turisti e ai viaggiatori è stata offerta, quindi, l’opportunità di vincere due settimane di vacanza in Sicilia durante la Settimana Santa, ma anche quindici confezioni con prodotti alimentari a km zero di aziende nissene. I vincitori saranno scelti tra coloro che ovviamente avranno effettuato un selfie con la splendida opera statuaria dell’Ultima Cena in visita a Expo. A metà gennaio verranno resi noti i nomi dei vincitori.
Un modo intelligente di promuovere la Settimana Santa di Caltanissetta, tra le più belle in ambito regionale. L’Ultima Cena, ispirata al cenacolo di Leonardo da Vinci, insieme ad altre quindici Vare, sfila solennemente in processione il Giovedì santo per le vie principali del capoluogo nisseno.
L’amministrazione comunale e, tra gli altri, la Banca del Nisseno, con questa iniziativa hanno dato enorme visibilità al meraviglioso manufatto artistico. Un emblema della Settimana Santa assai apprezzato, che diventa importante occasione non solo di promozione turistica ma di giovevole investimento.
Senza dubbio, il turismo nisseno passa anche dalle sue bellezze religiose, culturali, antropologiche, artistiche, enogastronomiche e dalle molteplici tradizioni.
MICHELE BRUCCHERI