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L'abbeveratoio

“Nei diversi territori della Sicilia sopravvivono ancora gli austeri, stereometrici abbeveratoi. Simboli dei ritmi lenti dell’antica cultura rurale che forniva acqua potabile a uomini e animali che transitavano dalle campagne, essi si differenziano delle più nobili ed eleganti fontane monumentali, ambientate per lo più nei grandi centri urbani”.

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L’abbeveratoio

Scrive così, in questa nota stampa inviata alla nostra redazione, il professor Leandro Janni (presidente regionale di Italia Nostra Sicilia). L’architetto nisseno prosegue in merito alla missione dell’associazione che guida e dell’impegno prezioso dei cittadini.

“In questi primi giorni di luglio del 2024, abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da cittadini di Caltanissetta riguardo all’uso improprio, ad opera di una impresa edile stradale, di un peculiare abbeveratoio dei primi ‘900, sito lungo la via Borremans – ex S.S. 122. Il sig. Totò Giglio, inoltre, ha pubblicato un’eloquente foto su Facebook, con relativo commento critico, e ha inviato una nota all’impresa edile, sollecitando un immediato intervento a tutela dell’abbeveratoio”, scrive.

“Avantieri, a seguito di un nostro sopralluogo, abbiamo potuto costatare che la vasca dell’abbeveratoio è stata svuotata, liberata dai materiali di cantiere dell’impresa edile che, in questi giorni, sta effettuando ‘lavori per il ripristino delle condizioni di esercizio della via Borremans’ – come recita il cartello di cantiere. Ne abbiamo preso atto con piacere”, prosegue.

“Dunque, se Italia Nostra, per precipua propria missione concorre, insieme alle Istituzioni statali e regionali competenti, alla tutela del patrimonio storico, artistico e naturale della Nazione, anche i cittadini possono fare molto. Moltissimo – conclude –. E d’altronde, Giorgio Bassani, cofondatore di Italia Nostra e presidente nazionale, diceva: ‘Italia Nostra opera perché di essa non ci sia più bisogno’”.

MICHELE BRUCCHERI 

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