MUSICA. Intervista del direttore Michele Bruccheri in conferenza stampa: “Sento questo senso di appartenenza profondo”. Presenti il sindaco Ruvolo e l’assessore Tornatore (foto di Nadia Bonaffini)

Quando gli hanno proposto la cittadinanza onoraria di Caltanissetta, Giuliano Sangiorgi – leader dei Negramaro – si è emozionato e commosso. E in occasione della cerimonia nel suggestivo Teatro “Regina Margherita”, visibilmente soddisfatto, ha voluto dedicare questo importante e prestigioso riconoscimento al padre, Gianfranco (morto cinque anni addietro), che nisseno era. I riti della Settimana Santa del capoluogo erano, per la sua famiglia, un evento da non perdere e dunque diventava pure una ghiotta occasione per rivedere gli altri parenti.

Michele Bruccheri e Giuliano Sangiorgi

Prima del conferimento della cittadinanza onoraria, l’artista (cantautore, chitarrista e pianista pugliese), 39 anni, è stato ricevuto presso Palazzo del Carmine dal sindaco Giovanni Ruvolo e dall’assessore alla Cultura, Pasquale Tornatore. Era presente anche la madre. Poi, la conferenza stampa. E La Voce del Nisseno ha rotto il ghiaccio ponendo le prime domande (al nostro seguito, la fotografa Nadia Bonaffini).

Gli evidenzio le profonde analogie tra il Nisseno e il Salento, dal punto di vista eno-gastronomico e monumentale, naturalistico e paesaggistico… Degli scambi culturali ed economici che si possono instaurare, delle sinergie per dare visibilità anche al nostro territorio. Gli chiedo del suo “essere” nisseno nel sangue ma anche giuridicamente e formalmente, con la cittadinanza onoraria…

Nadia Bonaffini e la mamma di Giuliano

Mi risponde: “Intanto, è stato importante creare un’attenzione rispetto a questo evento. Ne ho parlato ovunque, altri non l’avrebbero fatto. Abbiamo fatto un concerto in acustico, qualche giorno fa, a Rtl e ne ho parlato nella mia maniera”.

Prosegue flemmaticamente: “Questo amore per Caltanissetta, l’ho subito trasferito ai Negramaro. L’amore per le panelle, ad esempio (ride, ndr). La prima tappa importantissima è stata a Palermo”, ricorda con orgoglio. “La Sicilia ci ha dato il là, in qualche maniera. Ho sempre portato nei Negramaro questo valore e loro, spontaneamente, hanno sentito questo amore. Cerchiamo sempre di valorizzare il cammino in Sicilia. Ho parlato di Caltanissetta da Fazio, con Fiorello. Meglio di così”.

“Per me è troppo bello e volevo gridarlo ai sette venti – continua Giuliano Sangiorgi, frontman dei Negramaro -. Sarà fisiologico ciò che verrà fuori da questo rapporto. Parlo da sempre di questo rapporto speciale con questa città. Questo sodalizio diventerà più profondo tra noi. E’ un legame forte. Sento questo senso di appartenenza profondo”.

Grazie per la tua entusiastica fierezza, affermo a conclusione. E lui, dolcemente: “Grazie a te”. La sala applaude, mentre io e Giuliano Sangiorgi – prima delle inevitabili foto – ci abbracciamo affettuosamente. Un abbraccio semplice e sincero, intriso di reciproca stima e palpabile affetto. Un artista gigantesco, un grande uomo. 

MICHELE BRUCCHERI   

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