Una gioia che si rinnova ogni anno, per la pensionata Salvina Licata di Bompensiere. Nel giorno di Santa Rita da Cascia. Una devozione forte e sincera. E anche quest’anno si registra, in lei, grande soddisfazione perché tutto è andato “a meraviglia”, come dichiara al telefono a La Voce del Nisseno (versione online).
In occasione della ricorrenza di Santa Rita da Cascia, infatti, è stata celebrata la santa messa presso la chiesa Santissimo Crocifisso. Ad officiare il rito eucaristico padre Salvatore Pignatone. Tanti fedeli e tra queste persone Salvina Licata, 68 anni.
Una gioia che si rinnova ogni anno, dunque. Una festa riuscita anche questa, nonostante le intemperie climatiche. Fiori per la Santa e tanta preghiera. “La mia è una devozione per tutta la vita, finché vivo”, afferma al nostro microfono. Dopo la santa messa, c’è stata una breve processione (accompagnata dalla banda musicale) per il centro abitato del piccolo paese del Vallone.
Ha contribuito a realizzare un’edicola votiva dedicata a Santa Rita da Cascia. Come segno di gratitudine. Ci racconta la sua storia. E noi, brevemente, ne riferiamo i passaggi salienti.
Nel 1989 (aveva 35 anni) Salvina Licata viene colpita da un ictus. Ricoverata all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta, i sanitari giungono alla conclusione – ci narra la pensionata di Bompensiere – di operarla. C’è un ematoma diffuso, si teme per qualche tumore…
I familiari sono preoccupati per l’intervento chirurgico. Intanto, in sogno – ci riferisce Salvina Licata – incontra Santa Rita da Cascia. Avviene “mezzo miracolo”: niente tumore. Viene scongiurato il peggio. Da allora, grata alla famosa Santa, ha sentimenti di riconoscenza e gratitudine. Per l’evoluzione positiva.
Ogni anno la santa messa è un modo semplice per ringraziare Santa Rita da Cascia. Per questa grazia ricevuta. E Salvina Licata ha voluto raccontarci questa sua personale esperienza, toccante ed emozionante. E noi, oggi, abbiamo dato “voce” alla sua testimonianza.
MICHELE BRUCCHERI
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