tumori

Il servizio di Radioterapia dell’Asp di Caltanissetta è stato potenziato con l’acquisto di un nuovo acceleratore lineare (Linac), una tecnologia di ultima generazione che permette di realizzare trattamenti radioterapici sempre più personalizzati e meno invasivi per i pazienti oncologici.

Il nuovo acceleratore è già entrato in funzione presso la Radioterapia del presidio ospedaliero Vittorio Emanuele di Gela e nelle scorse ore sono stati trattati i primi due pazienti.

Questa apparecchiatura risulta il primo dei tre acceleratori finanziati con i fondi Pnrr che verranno installati nei prossimi mesi all’Asp di Caltanissetta per un investimento complessivo di circa 7 milioni di euro. Si prevede, infatti, l’installazione di un secondo Acceleratore Lineare presso la Radioterapia di Gela e un altro presso la Radioterapia di San Cataldo.

Inoltre, a San Cataldo è in corso una procedura di acquisizione di un quarto acceleratore con fondi ex art. 20, spiega una nota stampa.

Il nuovo acceleratore lineare installato presso il sito di Gela per il trattamento radiante dei tumori andrà a sostituire il primo dei tre in dotazione alla Radioterapia dell’Asp di Caltanissetta offrendo prestazioni di qualità nettamente superiori: la nuova apparecchiatura è infatti basata su una piattaforma tecnologica che garantisce i più elevati standard qualitativi richiesti dalla moderna radioterapia computerizzata di elevata precisione, consentendo, grazie alla sua versatilità di utilizzo, un impiego estremamente flessibile ed efficace in molteplici situazioni cliniche.

Questa nuova tecnologia radioterapica consente trattamenti oncologici con una precisione senza precedenti, resa possibile dalla sofisticata architettura del sistema in grado di sincronizzare le immagini del paziente (imaging), il suo posizionamento, la gestione del movimento, la sagomatura del fascio di trattamento e l’erogazione della dose. tumori

“Il sistema altamente versatile è in grado di effettuare, oltre alle tecniche classiche 3D conformazionali (3D-CRT), anche radioterapia di precisione a modulazione di intensità (IMRT), volumetrica ad archi multipli (VMAT) e guidata da immagini (IGRT)”, precisa il comunicato.

“Grazie alla disponibilità dei fasci Flattening Filter Free (FFF), è possibile eseguire la radioterapia stereotassica cranio e body (SRS e SBRT) caratterizzata dalla somministrazione di dosi ad alta intensità in un numero limitato di frazioni, rilasciate in tempi brevissimi permettendo di ridurre significativamente il numero complessivo di sedute di trattamento da realizzarsi, generalmente, nell’arco di una o poche sedute anziché protrarsi per diverse settimane”, prosegue il comunicato stampa.

Il sistema comprende la dotazione di un lettino robotizzato con 6 gradi di libertà e di un sistema di imaging avanzato che consente di seguire, in tempo reale, gli spostamenti del bersaglio (lesione tumorale) da colpire affinché venga sempre irradiato con la massima precisione risparmiando i tessuti sani circostanti. “L’acceleratore – continua la nota stampa – è integrato a un sistema di gating respiratorio in grado di identificare l’area da irradiare tenendo conto dei movimenti respiratori. Tale caratteristica risulta fondamentale per le neoplasie soggette al movimento quali sono quelle del polmone, della mammella e dell’addome superiore”.

Il dottor Salvatore Ficarra, direttore generale dell’Asp nissena, commenta: “Con questo intervento l’Asp di Caltanissetta ha reso l’offerta sanitaria in ambito radioterapico tra le più complete e capillari della Regione contando, in previsione, ben quattro apparecchiature radianti per 250.000 abitanti della provincia”.

MICHELE BRUCCHERI

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