Enorme soddisfazione per il 28enne arbitro Antonio Gabriel Haba. Festeggia, infatti, la promozione in Can D. La gioia, ovviamente, è anche per la sezione AIA sezione di Caltanissetta.
Il giovane arbitro spiega e ricorda nitidamente: “Ce l’abbiamo fatta. Era l’ottobre del 2017 quando iniziai ad arbitrare le prime gare e oggi, dopo sette anni, una pandemia di mezzo e tante altre vicissitudini, è arrivato il raggiungimento di questo piccolo traguardo che mi rende molto orgoglioso”.
Antonio Gabriel Haba aggiunge: “Ringrazio tutti coloro che mi hanno permesso di fare questo percorso di crescita arbitrale e soprattutto personale: la mia famiglia, la sezione A.I.A di Caltanissetta e il CRA Sicilia. Adesso bisogna guardare avanti perché come piace pensare a me, il meglio deve ancora venire”.
Nel suo percorso regionale, Haba ha diretto 35 gare in Eccellenza, di cui 20 nella stagione appena conclusa. Ed è stato anche l’arbitro della finale di Coppa Italia 2024, Supergiovane Castelbuono -Paternò ed ha diretto, inoltre, la Semifinale Playoff di Eccellenza Milazzo – Jonica.
Insomma, un arbitro bravo se è stato scelto per dirigere competizioni delicate ed importanti. Frattanto. Il presidente Mimmo Amico, tutto il Consiglio direttivo e tutti gli associati nisseni, si sono congratulati con il giovane arbitro per il prestigioso salto di categoria.
La Voce del Nisseno e Radio Rcs Sicilia apprendono che Antonio Gabriel Haba ha svolto l’esame nel corso di arbitri nel gennaio di sette anni addietro (2017). Le prime gare, a lui affidate, risalgono al novembre dello stesso anno. Poi esordio in Prima Categoria (esattamente il 20 gennaio 2019). L’esordio, invece, in Promozione avviene il 31 agosto 2019.
La massima categoria arbitrata è l’Eccellenza. È uno dei pochissimi atleti che, dopo aver giocato in Eccellenza, è riuscito ad arbitrare nella medesima categoria, spiega una fonte qualificata. In bocca al lupo per questa prestigiosa carriera che onora, oltre a lui e alla sua famiglia, anche la comunità di Serradifalco e, in generale, il Nisseno.
MICHELE BRUCCHERI
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