Secondo quanto appreso dalle associazioni Legambiente Caltanissetta e Wwf Sicilia Centrale, l’Amministrazione comunale di Caltanissetta avrebbe richiesto alla Soprintendenza dei Beni Culturali ed Ambientali il parere per la SCIA inoltrata da Rai Way S.p.A., relativa alla demolizione dell’Antenna collocata nella sommità della Collina Sant’Anna di Caltanissetta.
La ‘segnalazione certificata di inizio attività’ è l’atto propedeutico con cui Rai Way intende demolire l’antenna che torna d’attualità dopo la sentenza del Tar n.2853/21 dello scorso 20 ottobre che ha accolto il ricorso di Rai Way contro il vincolo di bene culturale, apposto dalla Regione nel 2017.
Legambiente e Wwf – si legge nella nota stampa – hanno quindi notificato un atto di diffida alla Soprintendenza e al Comune, trasmettendola anche alla Procura della Repubblica e al Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale, con cui chiedono “di provvedere con urgenza al riesame amministrativo per l’annullamento d’ufficio e revoca in autotutela decisoria e sostitutiva (ex L. 241/1990 artt. 21-quinquies, 21-octies, 21-nonies e 29), di tutti gli eventuali pareri e/o provvedimenti già posti in essere”.
Le due associazioni ambientaliste, inoltre, col medesimo atto stragiudiziale hanno invitato “l’Assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, il Dirigente generale del Dipartimento Regionale dei Beni Culturali e la Direzione generale Sicurezza del Patrimonio Culturale del Ministero della Cultura ad adottare, con urgenza, ogni utile provvedimento contingibile ed urgente di salvaguardia temporanea del bene in oggetto, nelle more della finalizzazione del procedimento di dichiarazione di interesse culturale del bene, già avviata dal competente Assessorato regionale BB.CC.AA”.
Ed ancora: “Nel contempo avvertono che nella ipotesi in cui le richieste di cui sopra non trovassero seguito alcuno, saranno costrette a promuovere tempestivamente le azioni giudiziarie ritenute più opportune, affinché non soltanto vengano assicurate il rispetto della legalità e la tutela dei beni culturali ma venga anche valutata la responsabilità personale – di natura civile, penale ed amministrativo-contabile – alla quale rimangono esposti i Dirigenti e i Funzionari responsabili dei procedimenti di che trattasi”, precisa il comunicato stampa inviato alla nostra redazione.
Legambiente e Wwf ricordano, in proposito, che “in capo all’Amministrazione regionale deputata alla tutela dei beni culturali sussiste sempre il potere cautelare di sospensione delle opere, poiché questo integra una tutela interinale nelle more della valutazione ai fini dell’apposizione di un futuro vincolo. Lo conferma l’art. 150 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D.Lgs. 42/2004) che conferisce alla Regione e al Ministero poteri cautelari d’inibizione di avvio di lavori sine titulo «o comunque capaci di recare pregiudizio al paesaggio», nonché poteri di sospensione di lavori già iniziati. Si tratta di un potere sospensivo utilizzato quale anticamera di un futuro vincolo: potere il cui esercizio diventa peraltro dovuto laddove si pensi che, nella specie, l’area di sedime è comunque tutelata da un vincolo paesistico”.
Ed infine: “Come noto e già ampiamente attestato nei plurimi provvedimenti pubblici ed atti posti in essere dall’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, dal Dipartimento regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e dalla Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Caltanissetta – si legge ancora nella diffida di Legambiente Caltanissetta e Wwf Sicilia Centrale – l’Antenna Rai e le altre strutture ed immobili di pertinenza rappresentano beni di rilevante interesse sotto il profilo storico-culturale, che offrono diversi elementi meritevoli di attenzione, tutela e conservazione”.
“Per questo – conclude la nota – le due associazioni diffidano gli Enti ed Autorità competenti dall’intraprendere e/o autorizzare la paventata demolizione parziale o totale dell’antenna in oggetto, simbolo storico della città di Caltanissetta”.
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