Da non perdere l’appuntamento con il prossimo incontro a Roma presso il Salotto letterario della nota scrittrice Valeria Bellobono in cui si parlerà di Bellezza nei diversi aspetti e contesti tra memoria e tempo presente entro una visione di un’ideale (di bellezza) che spazia da quella visibile a quella invisibile, da quella sognata a quella proibita.
L’incontro, presso il “Salotto degli ultimi 18 whisky”, patrocinato dall’ Iplac – Circolo Insieme per la Cultura – di cui è presidente la nota scrittrice di gialli Maria Rizzi, si svolge il 10 aprile 2024 negli spazi della Libreria Caffè Letterario Hora Felix, in Via Reggio Emilia, 89 alle ore 19 (con ingresso libero su prenotazione).
Quanti vi prendono parte hanno l’occasione di esporre il proprio pensiero riguardo la bellezza nelle sue diverse accezioni. Si potrà trattare della bellezza a partire dal mito e dalla fiaba, dalla letteratura e dalla storia, ma anche dalla storia dell’arte e dal cinema con esempi di autori, artisti, ma anche portando il proprio sentire a partire da un’esperienza che più delle altre ha lasciato un segno importante nella propria vita.
Fondato dalla scrittrice Valeria Bellobono una decina di anni fa, questo Salotto, luogo per ritrovarsi e dialogare da vicino, unico nella Capitale, deputato ad incontri e scambi di pensieri a partire dai diversi argomenti e tematiche inerenti alla cultura, intende restituire parte di quell’atmosfera che si respirava nei salotti letterari dell’Ottocento di Vienna e Parigi.
Amata e ricercata, celebrata e raccontata in tutte le sue forme, la bellezza oggi come nel passato rappresenta una meta, un obiettivo da raggiungere, ma allo stesso tempo può diventare un limite quando incarna l’unico scopo da perseguire anche sulla scia di modelli imposti spesso fittizi e ingannevoli, specie in riferimento all’aspetto fisico, che tendono ad allontanare dal proprio modo di essere rischiando di creare disagio come inadeguatezza e sfiducia in sé stessi.
Ma la bellezza cosa rappresenta? Essa è davvero così importante? Come può essere definita e chi ne stabilisce i canoni? E ancora: quanto ha influito ieri e quanto influisce oggi nell‘arte e nella letteratura e nel modo di vestire e quindi nella moda? Sono queste alcune domande da cui sarà possibile partire per uno scambio di idee, pensieri, dando vita ad un dibattito in cui confrontarsi e ascoltarsi vicendevolmente. Scambio e confronto di idee e osservazioni tra i partecipanti, avvengono nel rispetto reciproco per rendere sempre interessante la conversazione e vivere la condivisione delle idee e la letteratura quale fonte di armonia nella convivenza umana.
A proposito di canoni un riferimento al concetto di bellezza, guardando al mito, potrebbe essere quello de Il pomo della discordia – Il giudizio di Paride legato al banchetto organizzato da Zeus per le nozze tra la ninfa Teti e il mortale Peleo re dei Mirmidoni in cui entrano in competizione Era, Atena ed Afrodite per contendersi proprio quella mela d’oro su cui la dea della discordia Eris aveva inciso “alla più bella”.
Eris, unica divinità a non essere stata invitata al banchetto, aveva deciso di vendicarsi e così durante il banchetto decise di lanciare nel mezzo della sala la mela d’oro destinata alla più bella tra le tre Dee: Era, Atena e Afrodite, che iniziarono a contendersi il Pomo d’oro, fino a quando non proposero a Zeus di scegliere a chi di loro tre consegnare la mela. Zeus declinò la proposta lasciando che fosse un mortale Paride, figlio di Priamo re di Troia, a decidere chi tra le tre divinità meritasse questo riconoscimento. Così Era, Atena e Afrodite per essere scelte, proposero ciascuna una ricompensa a Paride: Era lo avrebbe ricompensato con potere, gloria e ricchezze, Atena con la sapienza e l’invincibilità in guerra, e Afrodite con l’amore della donna più bella.
La scelta di Paride ricadde su Afrodite grazie alla quale riuscì a rapire Elena moglie di Menelao re di Sparta, e da lì ha avuto inizio la nota guerra di Troia. In questo mito la mela d’oro diventa lo strumento che permette di decidere chi sia la più bella. Questo mito lo si trova rappresentato, per fare un esempio riguardo la storia dell’arte, nel dipinto Il giudizio di Paride di Paul Rubens.
Il desiderio di essere assolutamente la più bella lo si trova anche nella fiaba di Biancaneve dove la matrigna di fronte allo specchio chiede costantemente chi sia “la più bella del reame”.
Per quanti lo desiderino, dopo l’incontro, è possibile fermarsi a cena al costo di euro 12.00. È necessaria la prenotazione scrivendo a Valeria Bellobono al seguente indirizzo: valeriabellobono@yahoo.it
SILVANA LAZZARINO
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