di PASQUALE PETIX – L’ANALISI. Per quanto riguarda la presenza istituzionale nella nostra provincia di Caltanissetta solo due paesi hanno un sindaco donna: Sommatino e Villalba
Qualcuno ogni anno si chiede: ma che senso ha una giornata dedicata alle donne? Che significato ha una giornata internazionale per richiamare l’attenzione sulla condizione delle donne? Lo stesso interrogativo spesso lo sentiamo a proposito di altre giornate: quella della “Memoria” del 27 gennaio o quella dedicata alle vittime della mafia del 23 maggio o quella del 25 novembre per l’eliminazione della violenza contro le donne. E così via.
Allora, io ritengo che queste giornate hanno il compito di rammentare a ciascuno che la responsabilità umana, sociale, culturale deve essere sempre coltivata.
Queste giornate ci ricordano che certi fenomeni non possono essere sradicati solo con le leggi, ma necessitano di una conversione culturale vera ed effettiva. Ricordano che è necessario un profondo cambiamento delle strutture culturali e psicologiche che stanno alla base del comportamento. Se questo non avviene “la giornata” dedicata rischia di essere una liturgia talvolta nemmeno sentita; un’azione retorica che vuole solo nascondere sotto il tappeto le scorie prodotte da un pensiero che non vuole essere decontaminato, un pensiero che non vuole essere educato, che non vuole accettare le differenze, che non vuole riconoscere alla fine i diritti di chi è altro rispetto a sé stesso.
Ora tornando allo specifico di questa giornata dell’8 Marzo che ricade in piena pandemia, voglio ricordare che l’Italia è penultima in Europa per partecipazione femminile al mercato del lavoro. Peggio di noi fa solo la Grecia. Solo una donna su due – in età lavorativa – è attiva.
L’Istat ha rilevato che a causa dell’epidemia 440mila donne hanno perso il lavoro; 1 milione e 200mila rischiano di perderlo per il fatto che il settore economico dei servizi è quello più colpito.
Sempre dall’Istat sappiamo che il 73% delle dimissioni volontarie rassegnate nel 2017 sono state di lavoratrici madri perché risulta difficile conciliare la vita familiare, la cura dei figli con lavori che spesso sono precari e lontani dal luogo di residenza. Vogliamo parlare delle carriere? Solo il 28% delle posizioni dirigenziali nelle aziende private italiane è ricoperto da donne.
Per quanto riguarda la presenza istituzionale ricordo che nella nostra provincia di Caltanissetta solo due paesi hanno un sindaco donna: Sommatino e Villalba. In tutta la Sicilia sono solo 28. Poi c’è il capitolo della violenza. Il 31,5% delle donne italiane tra i 16 e i 70 anni dichiara di essere stata vittima di una qualche tipo di violenza. Ogni anno quasi 1000 donne vengono uccise e spesso dai compagni, dai fidanzati, dai mariti.
Ritengo che questi motivi siano già da soli più che utili per confermare la necessità di una giornata dedicata alle donne, riservando tutti gli altri giorni nell’impegno di adeguare i propri comportamenti per tentare di vivere all’interno di una società più giusta e più civile.
PASQUALE PETIX
(Sociologo)