Valentina Mistretta
La locandina

Vernissage del ciclo espositivo collettivo Terra Arsa venerdì prossimo, 19 luglio (alle ore 19), a Gratteri (Palermo). Presso i locali dell’associazione “Grattaluci Si Diventa” (in Corso Umberto I).

“Questo ciclo di esposizioni nasce come una risposta artistica e consapevole agli incendi che l’anno scorso hanno minacciato Gratteri e le contrade delle basse Madonie e che, come da prassi ciclica, rischiano di ripetersi in futuro – puntualizza una nota stampa –. Questa serie di mostre si configura come una denuncia sussurrata rivolta a un pubblico sensibile, che condivide una lingua comune e privilegiata, distinta dalla cultura istituzionale, e che parla direttamente ai sentimenti”.

Un linguaggio discreto ma potente, destinato a chi è disposto ad ascoltare. L’arte è scudo, arma, parola e vento, un mezzo per soffocare l’incendio, tema centrale di questa collettiva. Tra paura e distruzione, corruzione disperata, morte e speranza, si snoda un cammino che culmina nella rinascita.

Il ciclo di esposizioni prende il via, dunque, venerdì prossimo, 19 luglio, e si concluderà il primo settembre, articolandosi attraverso vari appuntamenti nei mesi di luglio ed agosto. Gli artisti che hanno accettato l’incarico sono Valentina Mistretta, dedicata alla Terra; Pietro Montante, rivolto al Fuoco e Giovanni Bartolozzi, concentrato sull’Acqua.

Dopo la collettiva iniziale, ciascuno gestirà la propria mostra personale, per poi continuare il percorso, concludendo con una seconda collettiva che riunisce le loro opere e i loro pensieri. Valentina Mistretta, nel suo approccio a questa serie di lavori, si concentra sulla carta come materiale primario, esplorandone le implicazioni ambientali e la relazione con il fuoco. La carta, costituita principalmente da cellulosa, è prodotta mediante processi industriali che rilasciano sostanze nocive come ossidi di azoto e anidride carbonica, contribuendo al cambiamento climatico.

La produzione di carta richiede ingenti quantità di acqua ed energia, intensificando il suo impatto ecologico. Valentina Mistretta esamina la combustione dei materiali, notando come le fibre naturali, sia vegetali che animali, e le fibre artificiali brucino in modi differenti, ognuna con caratteristiche specifiche. Attraverso questa ricerca, l’artista di San Cataldo denuncia anche le pratiche distruttive dell’industria della moda, dove abiti invenduti finiscono inceneriti per fare spazio a nuove collezioni, un processo che spreca risorse preziose e contribuisce ulteriormente alla crisi ambientale.

Valentina Mistretta
La locandina

I lavori di Giovanni Bartolozzi presentati alla collettiva Terra Arsa riguardano due momenti distinti del fenomeno degli incendi. Il primo momento è quello della propagazione veloce del fuoco, che divampa in modo ampio e incontrollabile, raggiungendo il massimo del potere distruttivo. Il secondo momento è quello del post-incendio, del denudamento del paesaggio e della perdita della vegetazione. Le opere recenti di Bartolozzi riflettono sulla natura dolosa degli incendi, con il titolo Arson che sintetizza il concetto di incendio doloso.

Pietro Montante esplora le conseguenze degli incendi boschivi, che includono danni alla proprietà, inquinamento atmosferico, perdita di biodiversità ed erosione del suolo. Per sensibilizzare lo spettatore, Montante interagisce con il pubblico attraverso reperti e resti trovati dopo un incendio, mostrando come l’arte possa servire a scuotere le coscienze umane.

“Vi aspettiamo il 19 luglio per dare inizio a questo percorso artistico ed emotivo, con la speranza che l’arte possa sensibilizzare riguardo alle devastanti conseguenze degli incendi e all’urgenza di proteggere il nostro ambiente”, conclude al nostro microfono Valentina Mistretta.

MICHELE BRUCCHERI

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MIETTA IN CONCERTO A SERRADIFALCO

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