Nuovo singolo per Alessandra Celletti: “Daydream”. Esce proprio oggi e anticipa un concept album.
“Mi ha sempre affascinato il mondo dei nativi d’America… fin da bambina. Ammiro il loro modo di vivere, il loro rispetto per la terra, la loro poesia.” La musicista romana Alessandra Celletti, dopo diversi anni, ha deciso di riprendere in mano un progetto musicale dedicato a Sacajawea, nativa americana della tribù degli Shoshoni (anni fa era uscito in edizione limitata “Sketches of Sacajawea” prodotto da Gianni Maroccolo).
Nata alla fine del 1700 a soli 17 anni Sacajawea guidò la spedizione dei capitani inglesi Lewis e Clark finalizzata ad esplorare l’America nord-occidentale fino alle sponde del Pacifico e il suo aiuto fu determinante nella riuscita dell’impresa.
Donna, giovane, sola con un bambino appena nato sulle spalle, Sacajawea è un esempio di libertà e coraggio. Agli inizi del XX secolo il National American Woman Suffrage Association (associazione femminista) l’ha eletta simbolo dell’indipendenza delle donne, erigendo in suo onore numerose statue e targhe. L’album, che si intitolerà semplicemente “Sacajawea” e la cui uscita è prevista nei primi mesi del 2022, sarà un racconto in musica di un’avventura entusiasmante e, almeno in Europa, ancora sconosciuta.
E sarà anche il modo per condividere la cultura dei Nativi Americani, fondata su un sincero e profondo rispetto della terra: “A volte i sogni sono più saggi della veglia. Tratta bene la terra: non ti è stata data dai tuoi genitori, ti è stata prestata dai tuoi figli”, dichiara a La Voce del Nisseno (versione online).
Oggi esce “Daydream”, primo singolo: è un brano dolce e sognante; una sorta di Preludio in cui al suono del pianoforte fa da contrappunto un delicato arpeggio di chitarra affidata al musicista Alberto Tre, che collabora in diversi brani dell’album. Distribuito da Believe Music su tutte le piattaforme digitali: https://bfan.link/daydream-
Alessandra Celletti è una pianista di fama internazionale, ha all’attivo una carriera concertistica in Italia, Europa, Africa, India e Stati Uniti, oltre 20 produzioni discografiche e milioni di ascolti su Spotify.
Parte da una formazione classica ma chi la conosce un po’ di più sa quanto sia grande anche l’attitudine a sperimentare sempre cose nuove tanto che le sue esperienze si moltiplicano con deviazioni interessanti anche nel campo del rock, dell’avanguardia e dell’elettronica.
MICHELE BRUCCHERI
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