letture dantesche
Il professor Giovanni Costa coordina il secondo incontro dantesco

Si concluderà domani “Letture dantesche” presso il salone parrocchiale della Chiesa Madre di Serradifalco (ore 18). Un importante evento culturale in compagnia del sommo poeta Dante Alighieri, nel rispetto delle norme anti Covid-19, in occasione dei 700 anni dalla morte.

A promuovere la lodevole iniziativa è l’associazione “Amici di Serradifalco” e l’Arcipretura di Serradifalco, guidata da padre Biagio Biancheri. Questo terzo atto della manifestazione s’intitola “L’amore che move il sole e l’altre stelle” – Viaggio nel Paradiso di Dante.

Si tratterà di una vera e propria Lectio Magistralis a cura del professor Giovanni Costa, che ha già coordinato anche gli altri due appuntamenti precedenti. La lettura di alcuni brani danteschi è affidata alla professoressa Maria Carmela Miceli e all’attore Nino Morreale. La lettura dei canti sarà accompagnata da intermezzi musicali eseguiti da Mattia Pio Cancellieri, Giuseppe Spalletta e Gaetano Costa.

Il secondo incontro è avvenuto agli inizi di novembre, alla vigilia della solennità liturgica del Santo Patrono di Serradifalco – San Leonardo Abate. In quell’occasione, si trattò di un viaggio nel purgatorio dantesco.

Quel 5 novembre scorso, sempre coordinati dal professor Giovanni Costa, il Viaggio nel Purgatorio aveva questo titolo: “E quindi uscimmo a riveder le stelle”. La lettura venne affidata all’attore Giuseppe Minnella, mentre gli intermezzi musicali furono eseguiti da Vincenzo Emmanuele Farinella, Giuseppe Spalletta e Gaetano Costa. Registrò una buona partecipazione di pubblico e un interesse palpabile.

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La locandina

Tutto però ha avuto inizio lo scorso giovedì 21 ottobre, allorché il professor Giovanni Costa si occupò del tema “Nella Città Dolente: Viaggio nell’Inferno di Dante”. La lettura dei canti venne curata sempre dalla professoressa Miceli, mentre gli intermezzi musicali furono gestiti dal duo Paola Gabriella Milazzo (piano) e Gaetano Costa (violino).

Un tributo, un omaggio ad un grande: Dante Alighieri. Sostanzialmente è il poeta della certezza. Infatti, nessun dubbio turberà mai il sommo poeta fiorentino; il quale, sa e rappresenta la fragilità del cuore, “il pericoloso pencolare della superba intelligenza degli uomini verso l’errore”.

Un grande che ha saputo esaminare e giudicare, inflessibilmente, piccoli e grandi, i singoli ma anche tutto il suo tempo. Un ringraziamento va al pubblico che ha partecipato e ai promotori di questo pregevole momento culturale intitolato “Letture dantesche”.

MICHELE BRUCCHERI  

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