Ventiquattro guarigioni e ventisei nuove infezioni in provincia di Caltanissetta. È questo il bilancio del contagio di ieri, certificato dall’Asp nissena. Snoccioliamo, dunque, i numeri.
Ventiquattro guarigioni dal Covid-19: sono sei pazienti di Niscemi, quattro di Riesi, quattro del capoluogo nisseno, tre di Gela, due di Mussomeli, due di San Cataldo, due di Acquaviva Platani e uno di Santa Caterina Villarmosa.
Adesso entriamo nel dettaglio per quanto attiene i nuovi contagi. Ci sono ventisei nuovi casi positivi, nelle ultime 24 ore, secondo il report. Così distribuiti, territorialmente: sette pazienti sono di Caltanissetta, cinque di Niscemi, cinque di Mussomeli, tre di Riesi, tre di Gela, due di Butera, uno di San Cataldo.
È stato ricoverato in degenza ordinaria un paziente di Mussomeli. In base ai nuovi numeri del contagio, la situazione attualmente – nel Nisseno – è questa: 509 infezioni, in tutto; di questi, 27 sono pazienti ricoverati in Malattie infettive (uno è fuori provincia) e un paziente è in Terapia intensiva.
Comune per comune, aggiorniamo la situazione epidemiologica del Nisseno sulla scorta degli ultimi dati diffusi ieri.
Ad Acquaviva Platani, i casi positivi sono 17 (un paziente è in Malattie infettive); a Butera 19, a Campofranco 14 (un paziente è in Malattie infettive), a Caltanissetta 67 (quattro i ricoveri in Malattie infettive), a Delia 5, a Gela 83 (sei in Malattie infettive), a Mazzarino 2 (uno in Malattie infettive), a Mussomeli 79 (due in Malattie infettive), a Niscemi 88, a Resuttano 2.
A Riesi 63 (sette in Malattie infettive), a San Cataldo 33 (un paziente in Terapia intensiva e due pazienti in Malattie infettive), a Santa Caterina Villarmosa 6, a Serradifalco 7 (un paziente è ricoverato fuori provincia), a Sutera 2, a Vallelunga Pratameno 1 e a Villalba 22 (quattro in Malattie infettive).
Ventiquattro guarigioni e ventisei nuovi casi positivi nel Nisseno: è questo il “succo” del report. Bisogna stare sempre attenti, non allentare l’attenzione. Il virus circola. La nuova campagna vaccinale darà certamente una mano se l’adesione sarà massiccia.
MICHELE BRUCCHERI
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