Sono 25 le nuove guarigioni e 13 i casi positivi registrati nelle ultime ore nel Nisseno. Boom di guariti a Serradifalco: ben otto. I dati sono quelli del bollettino dell’Asp di Caltanissetta.
Partiamo dalle nuove infezioni: sono state tredici. Sono così distribuite, territorialmente: nove a Gela, tre a Caltanissetta e una a Niscemi.
Un paziente di Caltanissetta è stato ricoverato in degenza ordinaria. Analogamente, è stato dimesso un altro paziente del capoluogo nisseno, ora in isolamento domiciliare.
Come abbiamo anticipato, sono 25 le nuove guarigioni dal Covid-19 in provincia di Caltanissetta. Ben otto sono di Serradifalco, sette di Gela, sei del capoluogo nisseno, due di Niscemi, uno di Mussomeli e uno di Santa Caterina Villarmosa.
Curva in discesa, come accade da giorni. Da settimane. Il vaccino è un solido e valido argine per contrastare il Coronavirus. L’arma più efficace nella lotta contro la pandemia. E come si sa, da ieri la Sicilia è ritornata in zona bianca dopo quasi un mese e mezzo di “zona gialla”.
Ad oggi, i casi positivi nel Nisseno sono 253. Sempre secondo l’ultimo report dell’Asp nissena, diramato ieri sera, ventuno sono i ricoverati in Malattie infettive. Un paziente è ricoverato fuori provincia.
Sono 25 le nuove guarigioni. E sono appena tredici le nuove infezioni nel Nisseno. Ma ecco il riepilogo epidemiologico, comune per comune.
A Butera, attualmente, vi sono 8 casi (uno in Malattie infettive), a Caltanissetta 49 (sei in Malattie infettive), a Delia 18 (uno in Malattie infettive).
Ed ancora: a Gela 111 (cinque in Malattie infettive), a Marianopoli 12, a Mazzarino 3, a Mussomeli 6, a Niscemi 14 (tre in Malattie infettive, uno fuori provincia), a Riesi 7.
Ed infine: a San Cataldo 13 (due in Malattie infettive), a Serradifalco 4 (due in Malattie infettive), a Sommatino 3 e a Villalba 3.
Con la guarigione di ieri, finalmente anche Santa Caterina Villarmosa ora si trova a zero casi complessivi. Insomma, la provincia di Caltanissetta dopo un periodo difficile (con numerose infezioni e zone rosse in tanti comuni), adesso “respira” un po’. Con la viva speranza che nessuno abbassi la guardia. Il virus è sempre in agguato.
MICHELE BRUCCHERI
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DATA SHEET INTERATTIVO
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