Incantano Serradifalco. Con il loro indiscusso talento. Due artisti, giovani e bravi. Due strumenti musicali: basso elettrico per il siciliano (di Serradifalco) Peppe Sferrazza e voce suadente per Enrica Panetta. Un duo straordinario, capace di elargire intense e vibranti emozioni. E poi, lo scenario: suggestivo, bello e poetico: Largo Fonte (Testa di l’acqua). In un concerto ricco di sfumature e di articolazioni.
Vincenzo Volo, noto e brillante attore, spiega il progetto musicale del duo. L’evento è promosso dall’associazione In Arte, con il patrocinio del Comune. Il giorno prima, sempre a Serradifalco, altro boccone di emozioni presso Largo Amico. Un momento musicale voluto strenuamente dal direttore artistico del teatro comunale “Antonio de Curtis” che, sinergicamente ad altre eccellenze artistiche del territorio, si è speso in questa manifestazione di raffinata bellezza.
Un repertorio musicale di notevole spessore, essenziale e importante. Brani di Pino Daniele, della mitica Mina, un doveroso omaggio a Franco Battiato e alla cantastorie per antonomasia: Rosa Balistreri. Solo per citare qualcosa di questo concerto strepitoso, pieno di fascino e di pathos.
Enrica Panetta, di Frosinone, che canta magistralmente, anche il brano della Balistreri in siciliano. Voce delicata e carezzevole, a tratti persino avvolgente. E poi la chitarra basso di Peppe Sferrazza che fa ciò che vuole il suo “padrone”. Una padronanza scenica e sonora impareggiabile. Un’atmosfera intima e raccolta, come aveva anticipato Vincenzo Volo nella sua breve presentazione.
Un progetto pregevole, dunque, dal titolo “Le Radici”. È sostanzialmente un innovativo progetto musicale, ossia la combinazione di basso elettrico e voce. Una miscellanea di sensazioni ed emozioni, di sentimenti e di stati d’animo. Un caleidoscopio di vibrazioni.
“Le Radici” sono, in ultima analisi, le radici di un albero dalle quali – ovviamente – possono e devono crescere rami e sbocciare, infine, fiori. Questo interessante progetto sperimentale voluto tenacemente da Peppe Sferrazza e da Enrica Panetta esalta con estrema naturalezza il valore delle note gravi e l’essenza della melodia, della voce, intesa – così dicono gli ideatori – “come lead e al contempo strumento stesso per l’arrangiamento”.
Incantano Serradifalco, abbiamo scritto all’inizio. I presenti hanno notevolmente gradito e apprezzato questo duo eccellente. Un concerto delicato ed essenziale, senza orpelli. Un evento musicale di grande spessore artistico.
MICHELE BRUCCHERI
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