Padre Salvatore Randazzo

di MICHELE BRUCCHERI – CHIESA. “Non c’è Resurrezione senza il servizio verso il prossimo”, evidenzia. E ringrazia pubblicamente le varie ditte che danno una mano concreta al bisogno

“Auguri di Santa Pasqua. Li faccio come sacerdote e come responsabile dell’associazione ‘Don Pino Puglisi onlus’. Gesù risorga non solo oggi, liturgicamente, ma sempre. Ciò avverrà se ci accostiamo al fratello povero e bisognoso. Sia nostra icona il Giovedì Santo, quando Gesù si china. Don Tonino Bello dice: stola e grembiule. Io affermo: non c’è Resurrezione senza il servizio verso il prossimo”.

Parole belle, intense e sincere. Vibranti e toccanti. Sono le parole che padre Salvatore Randazzo rilascia a La Voce del Nisseno per gli auguri pasquali. Sono parole che ci nutrono spiritualmente e umanamente. E il presidente dell’associazione intitolata a padre Puglisi, fa il punto della situazione. Incessantemente e costantemente sono state aiutate numerose famiglie del territorio e non solo.

Nei giorni scorsi sono stati donati beni di prima necessità e prodotti utili alla persona. Padre Randazzo ha ormai una rete regionale e nazionale di sostegno al bisogno. Tanta roba è arrivata da Villanova Mondovì (Cuneo). Un salumificio piemontese che dà una mano ai bisognosi tramite l’associazione. Una ditta del territorio, invece, ha donato farina senza glutine, in diverse miscele. Per preparare dolci e pasta, per aiutare chi ha necessità.

Un’altra azienda meritevole di encomio è Ma.Ri (marchio Alleluja e Italian Frozen Food) di Giuseppe Riggi. Bontà dalla Sicilia in favore del territorio che ha bisogno di una mano di solidarietà. E poi, un elogio all’azienda di Santo Montanti (Canicattì) che è stata oltremodo generosa con l’associazione guidata da padre Salvatore Randazzo. Donati abiti da sposa e sposo, per damigelle.

“Chi realmente necessita – sottolinea il prete – non solo nel nostro territorio, ma anche di fuori (non c’è vincolo geografico), faccia richiesta alla nostra associazione. Com’è nel nostro stile, andremo incontro a chi ha bisogno. La nostra – conclude – non è carità, aiutiamo le persone, nel nostro piccolo, come meglio si può a riprendersi la dignità. Ringrazio tutti coloro che ci aiutano”.

La macchina della solidarietà, a pieni giri, anche sul fronte calzature, grazie alla ditta palermitana di Stella Salvaggio. Scarpe per uomo, donna e bimbi. Da Acireale poi sono state donate bevande Tomarchio: dapprima 7.000 lattine di arancia rossa, poi 1.200 bottiglie di Cola. La ditta Bacco, inoltre, ha donato colombe pasquali.

Con la consueta costanza, infine, Novagel (Algida) di Lorenzo Calamera ha donato all’associazione dolci, gelati e prodotti vari. Tante piccole-grandi gocce nel mare del bisogno, per dare un sostegno a chi ha temporanee o ripetute difficoltà. Con l’aiuto di tutti, si dà una risposta alla povertà. Un encomio va ovviamente anche ai volontari dell’associazione che, coordinati sapientemente da padre Salvatore, smista ciò che la mano divina dona con singolare generosità.

MICHELE BRUCCHERI      

Articolo PrecedenteCOVID-19, OLTRE A CALTANISSETTA E SERRADIFALCO “ZONA ROSSA” ANCHE PER SOMMATINO E MAZZARINO
Articolo successivoFRANCESCO BUTTERI, LA MAGIA DELLA RECITAZIONE